Maurizio Costanzo, funerali solenni per l’ultimo saluto

Oggi si sono svolti i funerali solenni di Maurizio Costanzo, scomparso venerdì, a 84 anni. Giornalista, conduttore televisivo, conduttore radiofonico, accademico, scrittore, sceneggiatore, paroliere: un autore poliedrico e infaticabile che ha fatto la storia dello spettacolo, della cultura e della politica in Italia. Dopo due giorni di camera ardente in Campidoglio, nella Chiesa degli artisti di Roma centinaia di persone hanno accolto il carro funebre con lunghi applausi. Piazza del Popolo è stata transennata. Un maxischermo è stato installato all’esterno della chiesa per consentire ai tanti cittadini accorsi di poter seguire la cerimonia. “Ti immaginiamo in Paradiso che organizzi un talk show” e “nulla di quello che ci hai lasciato andrà perduto”. È l’ultimo saluto della primogenita Camilla al padre Maurizio Costanzo durante la cerimonia funebre, che si è conclusa con la lettura della Preghiera degli artisti, da parte di Gerry Scotti. “Papino” lo chiama la figlia che racconta della “ondata di amore che ci ha sommersi è merito di quello che hai dato a tante persone. Non hai avuto tre figli ma molti di più”. Per tutti loro “sei stato padre e maestro di vita. Hai incoraggiato, spronato, costruito talenti”. “A noi figli lasci un’eredità importante” sottolinea ancora Camilla che ricorda “l’umiltà” che lo contraddistingueva: “non ti saresti aspettato questa grande manifestazione di affetto. Avresti detto: ti rendi contro? È per me?”. Tra i primi ad arrivare Alessandra Celentano, Kledi, Roberto Giacobbo, Eleonora Daniele e Dado. Paolo Sorrentino, Gerry Scotti, Emanuele Filiberto di Savoia, Fiorella Mannoia, Valerio Scanu, Massimo Lopez a Tullio Solenghi, Pio e Amedeo: sono tanti i personaggi del mondo dello spettacolo che stanno entrando nella Chiesa degli artisti.

Poco dopo, completo e occhiali neri, è arrivata, passando dall’ingresso principale anche la vedova del giornalista, Maria De Filippi. Anche per lei tanti applausi dalla folla che può seguire le esequie, iniziate un quarto d’ora prima del previsto dal maxischermo. Nel primo banco, accanto a Maria De Filippi e al figlio Gabriele siede Pier Silvio Berlusconi. Presenti anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, Vittorio Sgarbi, Aurelio De Laurentiis, Giancarlo Leone, Carlo Fuortes, Vladimir Luxuria. Molti i personaggi del piccolo schermo, Mara Venier, Carlo Conti, Enrica Bonaccorti, Valeria Marini, Lorella Cuccarini, Eleonora Giorgi, Giancarlo Giannini, Christian De Sica, Alfonso Signorini, Salvo Sottile, Milly Carlucci e ancora Sabrina Ferilli con Flavio Cattaneo, il sindaco Roberto Gualtieri, Silvio Testi, Luciana Littizzetto, Stefano Coletta, Paolo Bonolis con Sonia Bruganelli, Simona Ventura, Carmen Russo con il marito Enzo Paolo Turchi, Lele Mora, Pierluigi Diaco, Marisela Federici, Alex Britti, Giorgio Panariello, Simona Izzo e Ricky Tognazzi, Enrico Papi, Enrico Mentana, Gabriel Garko.

“Si è chiuso il sipario ma è finito il primo atto”, ha detto don Walter Insero celebrando i funerali solenni. Rappresentato in chiesa da tutto lo stato maggiore di Mediaset, dal presidente Fedele Confalonieri ad Alessandro Salem, Mauro Crippa, Giorgio Restelli. Accanto all’altare, a sinistra, un grande corona di rose rosse con la scritta “Maria”. Nelle prime file dal lato opposto il figlio Saverio con la moglie Alba Rohrwacher, la figlia Camilla. “La prima volta ho incontrato Costanzo due anni fa. Pensavo di trovarmi davanti un giornalista anticlericale, un po’ un mangiapreti, e invece ho incontrato una persona accogliente, amorevole, che mi ha rivolto subito una battuta: è un prete vero? Ci provo, gli ho risposto”. È il racconto di don Walter Insero, durante l’omelia. “Mi colpì perché mi raccontò la sua infanzia, la sua parrocchia in zona piazza Bologna, e parlò di quanto lavoro fanno le parrocchie sul territorio, riuscendo ad avvicinare le persone fragili, rendendo un servizio spirituale e sociale. E alla fine mi disse: mi sa che dovrò venire da lei... Dottor Costanzo – gli risposi – non accetto prenotazioni. E poi mi confidò un desiderio: potere un giorno, quando il Signore lo avrebbe chiamato a sé, pregare per lui”, continua Insero. Poi gli inizi della carriera, Paese Sera, il Tour de France: “Maurizio era un uomo molto intelligente, estremamente curioso, portato sempre a cercare novità, a scoprire, non riusciva a stare fermo, era molto attivo, anche negli ultimi giorni in clinica”.

Nel ritratto di don Insero, Costanzo “è stato un uomo umile, leale, manteneva la parola data e rispettava opinioni degli altri, senza giudicare le diversità, propenso a capire le ragioni degli altri. Era tendenzialmente pigro, amava la Roma, non era uno sportivo praticante. Voleva ascoltare gli altri, conoscere le persone, le loro storie, intuiva prima di ascoltare il carattere delle persone”. E poi “era molto goloso, so che gli veniva spacciato del cioccolato fondente di nascosto”, sottolinea mentre Maria De Filippi accenna un sorriso. Verso i suoi cari “ha avuto un forte senso protezione, ma ha aiutato anche tanti artisti nel momento del bisogno”, ricorda ancora Insero. “Non dava importanza al denaro, non era avido, riusciva a dosarlo per condividerlo con gli altri”.

C’è anche l’immagine dell’amato gatto nero Filippo sulla bara di Maurizio Costanzo. Poco attaccato al denaro, non rancoroso, protettivo verso i suoi familiari e suoi collaboratori: ma “non è un panegirico” dice don Walter Insero, durante l’omelia in cui racconta anche delle domande che il giornalista gli faceva sempre più di frequente: “cosa c’è dietro l’angolo?”. Poteva “arrabbiarsi” ma se “si accendeva, faceva una sfuriata e dopo 5 minuti gli passava: non covava rancore”. Il suo rapporto con i familiari, con i suoi figli, era di amore, con Maria anche di “tenerezza, stima e complicità”. Nei confronti di chi gli stava accanto, ha aggiunto don Walter, “aveva sviluppato un forte senso di protezione” che fossero i suoi cari o i suoi collaboratori. “Il teatro è stato la sua grande passione. Ma più del teatro e della tv, Maurizio ha amato la radio” svela don Walter ricordando il periodo in cui il giornalista aveva lavorato nella sede radio della Rai, di Via del Babuino. E poi “aveva un grande amore per gli animali”, per il gatto Filippo e anche “per le altre creature viventi con cui si sentiva in armonia”. “Non si confessava di frequente ma era molto rispettoso, anche nei mei confronti”.

Aggiornato il 27 febbraio 2023 alle ore 19:02