Le proposte sul futuro energetico della posidonia oceanica

Riuscire a far divenire la tutela dell’ecosistema marino un’arma di riscatto economico e sociale per i piccoli borghi della nostra Penisola rappresenta l’essenza stessa della buona amministrazione. Gli ecosistemi, inclusi quelli marini, sono il risultato di migliaia e migliaia di anni di adattamento degli organismi all’ambiente e di interazioni tra gli organismi. Forme di interazione tra gli organismi si affinano grazie ad un lungo e continuo processo noto come coevoluzione e nelle acque del Mediterraneo diviene possibile interagire con tutti tali meccanismi naturali. La Posidonia oceanica è una pianta marina endemica del Mediterraneo, importantissima per la conservazione degli ecosistemi del Mediterraneo. L’intervento dell’uomo sta però mettendo a dura prova la sua sopravvivenza. Tra le principali minacce vi sono le costruzioni marittime, l’inquinamento delle acque, l’ancoraggio, la creazione di spiagge artificiali e l’eliminazione delle foglie morte dalle spiagge.

Le praterie di posidonia oceanica rivestono un’enorme importanza per la vita del mare e il suo litorale, tanto da essere strettamente protette da norme internazionali e nazionali. Tali piante svolgono un ruolo fondamentale nella produzione di ossigeno. Grazie al suo sviluppo fogliare liberano nell’ambiente fino a 20 litri di ossigeno al giorno per ogni m2 di prateria e consolidano il fondale sotto-costa contribuendo a contrastare un eccessivo trasporto di sedimenti sottili dalle correnti costiere. Tuttavia, per molte località turistiche marine gli strati di foglie morte sulla spiaggia spesso rappresentano un problema, una “sporcizia” che grazie all’innovazione tecnologica e alla ricerca scientifica può essere trattata con la dovuta attenzione e sostenibilità. Entro la fine del 2023 a Pollica, comune della provincia di Salerno guidato Stefano Pisani, inizierà la costruzione del primo impianto in Europa capace di produrre energia rinnovabile, utilizzando proprio la posidonia. Si tratta di un biodigestore da 7mila tonnellate l’anno in grado di soddisfare il consumo elettrico di 500 famiglie e del depuratore cittadino, la cui acqua sarà utilizzata per ripulire la posidonia stessa.

La società Miras Energia, startup impegnata nel settore dello sviluppo di progetti di impianti di produzione di energia pulita e dell’efficientamento energetico, sta sviluppando il primo impianto in Europa, a Pollica, per la produzione energetica da Posidonia oceanica spiaggiata. Grazie alla partnership con la società canadese di ricerche ambientali Anaergia, si sta mettendo a punto un progetto innovativo che supera le attuali problematiche di trattamento di questo “speciale” rifiuto, che hanno reso finora complicato il suo smaltimento, trasformandolo in ricchezza per la comunità. Nell’ottica di una totale ottimizzazione delle fonti energetiche e dell’economia circolare, anche un prodotto naturale e “particolare” come le foglie di Posidonia spiaggiate può diventare una risorsa utile alla produzione energetica delle comunità costiere. Le foglie di Posidonia conferite in impianto, opportunamente lavate prima di essere immessa nel processo, vengono caricate su nastri a tamburo per la separazione dalla sabbia e diventano energia sostenibile per le comunità. Questa operazione, oltre a pulire le foglie e renderle idonee alla trasformazione, permette il recupero dei sedimenti sabbiosi che, inevitabilmente, vengono in parte asportati nel processo di raccolta delle foglie spiaggiate.

Aggiornato il 15 giugno 2023 alle ore 11:05