“Medicina a Km 0”

Il professor Enrico Maria Clinipneumologo, direttore della Struttura complessa di Malattie respiratorie dell'Azienda ospedaliera universitaria di Modena è l’ospite di questo mercoledì di “Medicina a Km 0”.

È necessaria ed urgente un’azione per proteggere i giovani e i giovanissimi dall’uso delle sigarette elettroniche, prevenirne l’uso e spiegarne i danni per la salute, poiché creano una forte dipendenza. Se le sigarette elettroniche fossero state ideate per essere davvero un aiuto concreto nella assuefazione dal fumo, la loro regolamentazione avrebbe dovuto seguire la legislazione farmaceutica. Ma non possono.

C’è un aumento allarmante del consumo tra i giovani dai 10 ai 18 anni, con tassi che superano in certi Paesi, secondo il direttore per la salute dell’Oms Ruediger Krech, di tre volte l’utilizzo degli adulti, che ne fanno anche un uso combinato con le sigarette. In Canada negli ultimi tre anni il consumo di e-cig fra i giovani rispetto agli adulti è raddoppiato e in Inghilterra triplicato. I giovani utilizzatori vanno informati dei pericoli reali, soprattutto perché intercettati attraverso i social media e gli influencer, accattivati da cartoni animati, design attraenti e ‒ sembrerebbe ‒ da sedicimila gusti per piacere ai bambini sempre più piccoli.

“Non bastano le campagne contro il fumo di sigarette da parte dei governi ‒ dichiara il professor Clini ‒ che trascurano di parlare delle e-cig e dei danni crescenti sulla salute, sui polmoni, che vanno dalle irritazioni delle vie respiratorie al cancro”

Non è facile misurare i danni da cumulo quando ci si espone a lungo alla formaldeide e alla acetaldeide. Ma se questi cilindretti erano nati per contribuire alla riduzione dei fumatori di tabacco, i dati giudicano queste misure piuttosto deboli, anzi fallimentari e pericolose.

Aggiornato il 11 gennaio 2024 alle ore 09:50