Barbara Berlusconi: “Inutile ristrutturare San Siro”

“Il progetto mi pare generico e inverosimile”, ha commentato Barbara Berlusconi sulla proposta di riqualificazione dello stadio San Siro, la casa di Milan e Inter. La figlia di Silvio già dieci anni fa – quando era vicepresidente dei rossoneri e amministratrice delegata delle funzioni sociali non sportive – aveva provato la via dello stadio di proprietà. Ora, l’Ad della Holding Italiana XIV in un’intervista all’Ansa ha sollevato dubbi sull’utilità della ristrutturazione del Giuseppe Meazza. In poche parole, per Berlusconi “costa meno farne uno nuovo”, prendendo in esame i 300 milioni di euro stimati. “Una cifra troppo bassa”, visto che il Real Madrid spenderà “molto più di un miliardo per ristrutturare il Bernabeu, con costi quasi raddoppiati rispetto alle previsioni”, ha spiegato la figlia del Cavaliere.

Il calcio nello Stivale è un bene di valore, capace di “coinvolgere 12 diversi settori merceologici nella sua catena di attivazione, con un impatto indiretto e indotto sul Prodotto interno lordo italiano pari a 10,2 miliardi di euro e oltre 112mila posti di lavoro”, ha puntualizzato Barbara Berlusconi, che si è detta “felice di aver aperto il dibattito”, visto che “si sono persi anni pensando più a interessi politici che alle esigenze di uno sport e di un’industria, quella del calcio, che è una delle più importanti del Paese”, ha aggiunto la figlia dell’ex premier.

E il dossier San Siro è finito sul tavolo del sindaco di Milano Giuseppe Sala. Scaricare questa patata bollente “sull’Amministrazione comunale mi pare riduttivo e in parte strumentale”, ha commentato l’amministratrice di Holding Italiana XIV. Il tema del Meazza – ma di tutti gli impianti italiani, lontani anni luce dalle realtà spagnole per non dire inglesi – riguarda “il sistema Paese e la sua volontà di non decidere, di non migliorare le strutture. Burocrazia e leggi inadeguate bloccano la modernizzazione del calcio”, ha spiegato Berlusconi. E forse il Milan farebbe bene a proporre il suo nuovo stadio a San Donato, perché dopo “anni di discussioni sterili fa bene a cercare altre strade”, secondo la figlia dell’ex presidente del Consiglio.

Solamente in Italia si è contrari agli impianti in zone residenziali. All’estero se “nelle vicinanze viene costruito uno stadio, sanno che la zona verrà riqualificata, con più servizi, più sicurezza, il valore delle proprie case aumenterà”. E ancora: “Si sono verificate le stesse proteste mentre si costruivano Porta Nuova e City Life: poi sono diventati il biglietto da visita della nuova Milano e luoghi iconici apprezzati in tutto il mondo”, ha chiosato Barbara Berlusconi. Game, set e match.

Aggiornato il 06 febbraio 2024 alle ore 18:49