Internet: promossa   la Carta dei diritti

Nell'ambito del semestre italiano di Presidenza Ue, la Camera dei deputati ha promosso la Conferenza Interparlamentare sui diritti fondamentali, a cui hanno partecipato i membri delle commissioni competenti dei parlamenti degli stati membri dell'Ue e dell'Europarlamento, per confrontarsi su diverse tematiche, e tra queste: la garanzia dei diritti fondamentali su Internet, divenuto ormai uno strumento essenziale per la partecipazione dei cittadini ai processi democratici.

La II sessione della riunione dedicata alla protezione dei dati e ai nuovi diritti nell’era digitale è stata anche l’ occasione per presentare ai presenti la bozza della Dichiarazione dei diritti in Internet, elaborata da un gruppo ristretto della Commissione dei diritti e dei doveri relativi a Internet, guidato da Stefano Rodotà.

La bozza estende a Internet i diritti fondamentali dell’uomo già garantiti dalle carte internazionali, dalla Cedu e dalle moderne costituzioni di tutto il mondo, consta di un preambolo e di quattordici articoli ed è consultabile sul sito della Camera.

La Dichiarazione pone in capo agli utenti il diritto di accesso alla rete, all'identità digitale e dell’inviolabilità dei sistemi dei domicili informatici. Mira dunque a ridurre il digital divide, a tutelare i dati personali disponibili in rete e promuove i principi di neutralità e sicurezza della rete. Sono inoltre garantiti il diritto all’anonimato, all’oblio e all’autodeterminazione informativa. Sono numerose le insidie a cui i soggetti più deboli sono esposti con un uso inconsapevole di Internet, e nel contempo, sono alti i rischi di prevaricazione dei soggetti economicamente più forti. Sappiamo che i giganti del web sono in grado di elaborare profili degli utenti per poi propinare notizie o prodotti secondo i gusti rilevati grazie all’uso di algoritmi sofisticati, per non parlare del fatto che su Internet è praticamente impossibile tutelare i i dati personali e proteggerli. La Carta dei diritti in Internet vuole anche essere uno strumento attraverso cui l’Unione Europea potrà elevare il dibattito sulla tutela dei principi e dei diritti irrinunciabili e inviolabili connessi a Internet a una dimensione sovranazionale, puntando addirittura a richiedere una sessione speciale all’Onu da dedicare a Internet.

Tuttavia alcuni hanno già criticato l’assenza di tutela del diritto d’autore,forse il più violato della rete, ma a partire dal 27 ottobre, e per i prossimi quattro mesi, sul sito http://camera.civi.ci/ sarà possibile inviare proposte e suggerimenti per migliorarne il testo.

 

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 02:52