Il crollo di Meta: bruciati 250 miliardi di dollari in Borsa

Meta ha subito una brusca frenata. Alla chiusura di Wall Street, la società che controlla Facebook e Instagram, ha perso il 26,4 per cento, bruciando oltre 250 miliardi di dollari della capitalizzazione. È una delle perdite maggiori nella storia della Borsa di New York. Il crollo della casa madre di Facebook è dovuto al calo dei profitti nel quarto trimestre 2021 e alla perdita di un milione di utenti del social network, la prima in 18 anni, oltre che alle deludenti previsioni per il 2022. Amazon chiude invece brillantemente l’ultimo trimestre 2021 quasi raddoppiando i profitti a 14,32 miliardi di dollari e con ricavi per 137,41 miliardi di dollari (+9 per cento), in linea sostanzialmente con le previsioni degli analisti. Per il primo quadrimestre del 2022 il colosso dello shopping online prevede ricavi tra i 112 e i 117 miliardi di dollari, contro i 121 miliardi circa degli analisti.

Per la prima volta inoltre Meta ha postato i risultati della sua unità Reality Labs, focalizzata sulla nuova frontiera della realtà aumentata: anche in questo caso i risultati sono stati deludenti, con una perdita di 3,3 miliardi di dollari. Nelle contrattazione after-hours Meta ha perso circa il 20 per cento. La società ha spiegato la frenata con la minore capacità di trattenere l’attenzione degli utenti a causa della concorrenza, indicando ad esempio che passano più tempo sui “reels”, un formato di video corto su Instagram ispirato a quelli di TikTok, che genera tassi di remunerazione meno elevati” rispetto ai formati classici di Instagram. Il gruppo aveva sostenuto che le regole imposte da Apple l’anno scorso in materia di pubblicità rischiavano di avere conseguenze negative sui risultati del quarto trimestre.

 

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 11:10