Il nuovo piano varato per le assicurazioni agricole agevolate

Varato il nuovo piano da 160 milioni di euro per il bando del Programma di sviluppo rurale nazionale 2014-2020 lanciato dal ministero delle Politiche agricole per incentivare le imprese a stipulare polizze assicurative per la gestione dei rischi collegati alle calamità naturali e alle infestazioni parassitarie. Il contributo del ministero delle Politiche agricole copre parte delle spese sostenute per il pagamento dei premi di assicurazione del raccolto e delle piante a fronte del rischio di perdite economiche per gli agricoltori causate da avversità atmosferiche, fitopatie, infestazioni. Le operazioni ammissibili a sostegno per la campagna assicurativa 2020 sono esclusivamente quelle relative alla stipula di una polizza agevolata del raccolto e delle piante basata sul Pai, il Piano assicurativo individuale. Le agevolazioni sono destinate agli agricoltori che hanno sostenuto spese per il pagamento dei premi di assicurazione del raccolto e delle piante e che siano in possesso dei requisiti soggettivi di ammissibilità indicati dal bando. Le domande devono essere presentate all’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) mediante il sistema gestionale Sian, indipendentemente dall’organismo pagatore competente per il fascicolo aziendale del richiedente. Il termine ultimo di invio delle istanze, fissato dal bando al 31 ottobre 2021, slitta al due novembre 2021, con il primo giorno lavorativo utile.

Gli operatori agricoli potranno entrare in possesso di tutti i dati e gli elementi necessari a predisporre correttamente gli schemi di polizza agricola agevolata, così da ottenere il più velocemente possibile i contributi pubblici del Psr (Programma di sviluppo rurale). Promuovere lo sviluppo del sistema assicurativo agevolato per il raccolto, gli animali e le piante con l’introduzione di strumenti di gestione del rischio innovativi è tra gli obiettivi del nuovo piano. Per ogni Pai è consentita la stipula di una sola polizza, con copertura assicurativa riferita all’anno solare oppure all’intero ciclo produttivo di ogni singola coltura, che può concludersi anche nell’anno solare successivo a quello effettivo della stipula della polizza.

Diversi agricoltori si rivolgono direttamente alle compagnie per assicurare un solo evento, meno oneroso come costo, anche se si perde il contributo pubblico. In questo 2020 si nota un numero inferiore di aziende che intendono assicurarsi nonostante l’abbattimento delle quote soglia dal 30 al 20 per cento ed una lievitazione minima dal 65 al 70 per cento della quota pubblica del costo polizza. D’altronde, rispetto a quanto emerso nella campagna assicurativa 2017, caratterizzata da una spesa molto alta per indennizzi, il rapporto sinistri/premi è sceso dal 128 per cento all’83 per cento nel 2018. È quanto risulta dalle stime Ismea su dati Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici).

Dai dati dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare è stato calcolato che nel corso del 2019 si è registrata una maggiore frequenza dei fenomeni meteorologici avversi, con l’ultima annata, caratterizzata da cambiamenti climatici maggiori, che ha palesato un’intensificazione degli eventi calamitosi anche per il prossimo futuro. Dall’analisi emerge il primato delle uve da vino con ben 1,8 miliardi, i valori assicurati in questo campo. Ad occupare il secondo e il terzo posto sono rispettivamente mele e riso. Andamento positivo per mais da insilato, actinidia e frumento tenero. In crescita anche il mercato assicurativo per le piante da frutto e delle nettarine, mentre registrano un calo i prodotti legati alla soia e al frumento duro.

Aggiornato il 03 novembre 2020 alle ore 11:25