Le novità del Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza

Le importanti novità per le imprese italiane in rapporto al nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza sono le tematiche al centro di un recente approfondimento sviluppato da FederTerziario.

Si è svolto l’11 aprile un webinar, che ha visto la presenza di consulenti ed imprenditori di tutta Italia, che ha affrontato le problematiche dei nuovi obblighi per la crisi d’impresa, la responsabilità e le opportunità che gli imprenditori hanno per aiutare la propria impresa a evitare la crisi e mantenere la continuità̀ aziendale, con gli strumenti introdotti il 15 luglio 2022 dal Codice della Crisi d’impresa. FederTerziario è un’organizzazione che opera da quasi 30 anni al fianco di piccole e medie imprese, dei servizi, della piccola impresa industriale, commerciale, agricola e delle libere professioni e del lavoro autonomo in generale.

Ai lavori hanno partecipato il presidente Nicola Graziano (già FF Presidente del Tribunale delle Imprese di Napoli e Componente del Consiglio di Presidenza di Giustizia Tributaria), il professore Marcello Pollio (Presidente commissione crisi e risanamento di impresa istituita presso il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili) e l’avvocato Antonio Giulio Alagna, responsabile delle relazioni industriali di FederTerziario Sicilia, moderati da Alessandro Franco, segretario generale di FederTerziario.

I lavori hanno visto la partecipazione anche di Giuseppe Castiglione, sindaco del Comune di Campobello di Mazara ed altri numerosi professionisti e associazioni sensibili alle tematiche inerenti alle soluzioni delle problematiche aziendali del tessuto italiano.

La crisi d’impresa nel nuovo codice giuridico affronta con determinazione le opportunità provenienti dalla mediazione tra le parti. Il Codice della Crisi d’impresa sottolinea l’importanza delle misure volte ad un assetto organizzativo, amministrativo e contabile da adeguare alla propria dimensione d’impresa.

Le misure devono essere funzionali alla rilevazione delle possibili problematiche che possono emergere. Gli assetti organizzativi devono rilevare gli squilibri di carattere patrimoniale o economico finanziario, verificare la sostenibilità dei debiti e le prospettive di continuità.

Particolarmente apprezzato l’intervento dell’avvocato Antonio Giulio Alagna, esperto nazionale del codice della crisi d’impresa, che durante i lavori ha ribadito l’importanza della formazione e informazione da fornire agli enti datoriali nell’affrontare tali problematiche.

“Il Codice della Crisi d’impresa e le associazioni datoriali hanno un ruolo centrale nell’affrontare le problematiche che possono nascere in un’impresa. Creditori e debitori devono intraprendere un percorso per risolvere la crisi camminando tutti nella stessa direzione per una sana e corretta ripartenza. Nessuno ha educato le imprese ad intraprendere percorsi e ad utilizzare gli attuali strumenti giuridici per risolvere le problematiche dell’impresa. Non si tratta di affrontare il fenomeno quando si presenta, ma di prevenirlo. Minimizzare rischi e responsabilità per gli amministratori è possibile se si pianifica e programma la propria attività imprenditoriale. Io definisco tale fenomeno la seconda possibilità di fare impresa dopo un periodo difficile”, ha ribadito Antonio Giulio Alagna nel corso dell’evento online.

I lavori di approfondimento hanno aiutato gli imprenditori in difficoltà a comprendere l’importanza della Composizione negoziata della crisi, strumento di natura negoziale, nonché come comportarsi davanti alle notifiche delle segnalazioni del Creditore Pubblico qualificato (Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Entrate Riscossione, Inps e Inail) e incentivando ad adeguarsi ai nuovi obblighi di legge, come sottolineato dal dottor Marcello Pollio e dal dottor Nicola Graziano.

La formazione e l’informazione al nuovo Codice della Crisi d’Impresa diventano elementi essenziali per la vita delle imprese e dell’imprenditore nel nostro contesto nazionale.  Le soluzioni per porre fine alle situazioni debitorie ci sono e sono facilmente adoperabili.

Aggiornato il 16 aprile 2024 alle ore 11:39