Il ruolo della finanza nella promozione dello sviluppo sostenibile

Negli Stati nordamericani stiamo assistendo ad un grande dibattito legato alle prospettive future della finanza in tema di sostenibilità e rispetto dei punti dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Gli esperti sono consapevoli che anche il settore finanziario deve svolgere un ruolo attivo nella promozione e nella direzione dei flussi di investimento per realizzare strade, macchinari, edifici, fabbriche e porti che rispettino determinati requisiti di sostenibilità. Secondo gli analisti economici, gli investitori stanno vivendo una posizione unica per contribuire a costruire un’economia che funzioni e cresca in armonia con l’ambiente e la tutela dell’ecosistema. Il dibattito è nato dall’analisi degli elementi naturali essenziali chiamati capitale naturale”: acqua, suolo, minerali e tutto ciò che deriva dal nostro pianeta. I dati economici dimostrano che dal 1992 al 2014, la quantità di beni strumentali generati per ogni singola persona è raddoppiata. Nello stesso arco temporale, lo stock mondiale di capitale naturale è diminuito del 40 per cento pro-capite. Spingendo gli investimenti finanziari verso strutture, modelli e aziende che sviluppano tecnologie e servizi sostenibili, il settore finanziario sta contribuendo al miglioramento dell’efficienza produttiva sostenibile in settori chiave per l’economia: la diversificazione energetica, l’agricoltura contemporanea, il commercio globale e i trasporti.

Grazie all’emergere delle nuove pratiche di agricoltura tecnologica, le aziende possono produrre quasi tre volte il quantitativo di cereali in uno specifico appezzamento di terra rispetto al 1961. Il governo degli Stati Uniti d’America ha recentemente presentato un piano pubblico per incorporare il capitale naturale nel bilancio nazionale e nelle statistiche economiche finanziarie degli Stati Uniti. La proposta, che entrerà in vigore nel 2036, ribadisce che le risorse naturali sono attualmente omesse nel bilancio economico nazionale nonostante il capitale naturale sia essenziale per lo sviluppo economico. Il Governo del Canada, attraverso l’Intact Center on Climate Adaptation dell’Università di Waterloo e in collaborazione con Kpmg e l’organizzazione no-profit Municipal Natural Assets Initiative, sta lavorando ad un rinnovamento generale delle regole della contabilità aziendale per riconoscere, promuovere e valorizzare il valore finanziario generato del capitale naturale e dall’ambiente.

Diventa sempre più evidente che nell’immediato futuro la contabilizzazione del capitale naturale finirà nei bilanci finanziari delle società e degli Stati trasformando gli investitori globali in una leva di crescita sostenibile, scrutatori innovativi di opportunità economiche e commerciali. Nel tentativo di far comprendere la grande rivoluzione in atto, il noto consulente aziendale nordamericano Peter Drucker ha dichiarato: “Solo ciò che viene misurato, viene migliorato”. La Food and Land Use Coalition, un consorzio imprenditoriale internazionale, ha elaborato uno studio in cui stima che gli sforzi globali per trasformare l’attuale lavorazione, distribuzione e confezionamento del cibo può percorrere nuovi modello di economia circolare e pratiche rigenerative, potenziando un mercato della biodiversità che entro il 2030 potrà arrivare a generare un valore economico calcolato attorno ai 4,5 trilioni di dollari.

Aggiornato il 27 ottobre 2023 alle ore 11:57