Il Def oggi in Consiglio dei ministri

Il Governo si muove verso un Def light. Un Documento di economia e finanza – l’ultimo prima la revisione delle regole di governance economica dell’Unione europea – che si limiterà ai dati di bilancio tendenziali, quindi senza “scoprire le carte” sul programma. Oggi nel Consiglio dei ministri delle 11 arriva il Def, che come il Nadef del Governo Draghi del 2022, mostra solo un quadro tendenziale triennale al posto di un quadro programmatico. Il grande scoglio per Giancarlo Giorgetti è “l’eredità pesantissima” del Superbonus, che ha fatto certificare detrazioni per 122,24 miliardi di euro a fine marzo. Il saldo finale è stimato essere di 210 miliardi, una cifra superiore a quella degli investimenti del Pnrr.

All’ipotesi di una manovra correttiva il ministro dell’Economia dice no: “Sicuramente vogliamo rispettare esattamente gli obiettivi della Nadef dello scorso autunno per una questione credibilità – ha spiegato Giorgetti – se c’è qualcosa da correggere la correggeremo ma sostanzialmente siamo in linea”, ha spiegato il ministro. “Il Superbonus in principio poteva essere una cosa giusta ma il governo di sinistra con grande demagogia ha aperto le casse senza capire se i soldi finivano o meno nelle tasche di qualche imbroglione. Così, per colpa di alcuni imbroglioni rischiamo di pagare tutti”, ha rincarato la dose il vicepremier Antonio Tajani, ospite a Start su SkyTg24.

L’idea di un Def “tendenziale” ha subito acceso l’opposizione. Per Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi Sinistra, un Documento di economia e finanza di questa fattispecie “non farà capire agli italiani le dimensioni della manovra economica, la destra al governo non vuole far sapere agli italiani prima delle elezioni europee che finora ha fatto solo bluff”, ha rincarato la dose il segretario nazionale di Si. Ma la scelta di un Def non programmatico sarebbe stata proprio concordata con Bruxelles, visto che il 2024 è e sarà effettivamente un anno di transizione e nuove regole. A giugno, superate le Europee e con dati sul Superbonus più definitivi, sarà necessario fornire un quadro economico del programma.

Il Consiglio dei ministri fa sapere che “sarà nel Piano fiscale-strutturale” che il Governo fornirà gli elementi costitutivi della nuova manovra. Questo documento dovrà essere presentato alle autorità europee non oltre il 30 aprile. Per l’anno corrente, invece, verrà applicato “un regime transitorio” che prevede la presentazione del Piano in Commissione europea entro il 20 settembre. Questo perché, al momento, mancano le effettive indicazioni operative su come dovrà essere impostato il Def.

Il Cdm, nel documento approvato oggi, ha fissato il Pil per il 2024 al +1 per cento. nella Nadef, il Prodotto interno lordo programmatico era al +1,2 per cento. Inoltre, il debito ha invertito la rotta rispetto al sentiero in discesa indicato dalla Nota di aggiornamento. Il deficit per quest’anno è al 137,8 per cento, per poi aumentare al 138,9 per cento nel 2025 e al 139,8 per cento nel 2026. L’indebitamento nel 2024 è pari al 4,3 per cento del Pil, ma ridurrà al 3,7 per cento nel 2025, al 3 per cento nel 2026 e al 2,2 per cento nel 2027. Infine, il Prodotto interno lordo è stimato in crescita per gli anni a venire: dell’1,2 per cento nel 2025, dell’1,1 per cento nel 2026 e dello 0,9 per cento nel 2027, secondo quanto indicato nel quadro tendenziale.

Aggiornato il 10 aprile 2024 alle ore 08:32