Israele: un appello contro le ambiguità

In queste ore drammatiche per Israele e per tutti noi è necessario, urge, affermare e ricordare che Israele si è completamente disimpegnata da Gaza nel 2005; che, da giorni, affronta una offensiva senza precedenti: i terroristi di Hamas stanno sparando migliaia di razzi e missili mortali contro la popolazione israeliana; come i nazisti hanno ucciso e uccidono ebrei solo e unicamente perché tali; non si può e non si deve chiedere a Israele di assistere inerme e inerte al massacro dei suoi figli. Hamas (e i suoi alleati e sostenitori palesi e occulti) non mirano alla creazione di uno Stato palestinese, ma alla distruzione dello Stato ebraico. Israele siamo noi. Israele si deve difendere e va difesa. È il baluardo dei nostri valori: democrazia, diritto, libertà. Il resto è aria fritta.

Va un plauso al quotidiano “Il Foglio”, che indice una manifestazione di solidarietà con Israele e il suo Popolo a Roma. Tanti aderiscono. Bene, benissimo. Un giornale, chiama a raccolta, a riflessione, a reazione contro un crimine che coinvolge tutti e tutti colpisce. Non un partito, un sindacato. Un giornale. I giornali ancora, a volte, servono.

Per concludere, quelli del “sì... ma...”.

Sì, le Twin Towers sono una tragedia orrenda, ma bisogna capire: gli americani hanno le loro colpe...

Sì, la guerra di Vladimir Putin all’Ucraina è una tragedia orrenda, ma bisogna capire: gli ucraini hanno le loro colpe...

Sì, la guerra scatenata da Hamas e dai suoi sostenitori è una tragedia orrenda, ma bisogna capire: gli israeliani e gli ebrei hanno le loro colpe...

Sapete che c’è? Non posso e non voglio capire.

Aggiornato il 10 ottobre 2023 alle ore 15:06