Esplode un bus pieno di israeliani

Il terrorismo islamico sbarca in Europa orientale: almeno sette morti – il bilancio non è definitivo – in un attentato ad un autobus di turisti israeliani appena atterrati a Burgas, in Bulgaria. I feriti sarebbero decine. L’esplosione sarebbe stata provocata da un attentatore suicida, secondo la tv commerciale israeliana, Canale 10. La notizia è stata successivamente confermata dalla polizia bulgara. Dunque il tipo di terrorismo che già era diventato tragicamente celebre a Gerusalemme, in seguito ai numerosi attentati sugli autobus di linea, è stato “esportato” anche in territorio europeo. E le vittime sono sempre israeliane.

Burgas, sulla costa del Mar Nero, è una delle mete turistiche più apprezzate dai turisti dello Stato ebraico. Dunque si è trasformata in un bersaglio “morbido” (leggasi: facile da colpire) per i terroristi. Secondo l’agenzia Fokus il pullman, con 40 turisti israeliani a bordo, è esploso nel parcheggio degli arrivi dell’aeroporto e le fiamme si sono poi estese ad altri bus. La zona è stata isolata e l’aeroporto è stato immediatamente chiuso. Tutti i voli sono dirottati a Varna, sempre sul Mar Nero. Testimoni oculari affermano che la causa sia un uomo–bomba, salito a bordo dell’autobus. Chi può essere arrivato a colpire sin dentro una nazione dell’Unione Europea? Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, è sicuro che vi siano abbastanza indizi per rintracciare il colpevole. Punta il dito contro il regime di Teheran: «L’Iran è responsabile per l’attacco terroristico in Bulgaria, ci sarà una forte risposta contro il terrorismo iraniano».

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 17:49