Stragi chimiche? Paura in Siria

Siria, i ribelli hanno scelto un loro comandante unificato, Salim Idris. Una delle sue prime dichiarazioni suona come un grido di allarme: il regime di Assad potrebbe usare a breve anche le armi chimiche per stroncare l’insurrezione. Idris, in una conferenza stampa tenuta nella città turca di Antakya, ha dichiarato che Damasco «può e vuole» usare i suoi armamenti non convenzionali, almeno finché «la comunità internazionale non caccerà il regime di Assad». Sempre secondo Idris, «Noi sappiamo dove sono (le armi chimiche, ndr) e stiamo tenendo tutto sott’occhio. Ma non abbiamo la capacità di impossessarcene».

La versione di Damasco è speculare. Anche all’inizio di questa settimana, l’ambasciatore all’Onu, Bashar Jafari, ha negato tassativamente la possibilità di usare armi chimiche contro il proprio stesso popolo. Ma ha avvertito che potrebbero essere catturate e usate dai ribelli. Ha anche sostenuto che gli insorti potrebbero usare i gas tossici in attentati di cui attribuire la responsabilità al governo. Conoscendo i livelli di disinformazione del regime arabo (soprattutto in tempi di guerra civile), è anche possibile che si avveri il contrario. Cioè che sia Damasco a dare l’ordine di lanciare i gas per poi attribuirne la colpa ai ribelli.

Un’altra costante nelle dichiarazioni di Damasco, è l’impossibilità di usare le armi chimiche sul proprio territorio. Ma in quello dei Paesi vicini? Il regime non ha mai escluso rappresaglie in caso di intervento straniero. Insomma, proprio quell’azione della “comunità internazionale” auspicata dal nuovo capo militare dei ribelli, farebbe da detonatore per le armi di distruzioni di massa. Contro chi potrebbero essere usate? Israele, oltre alla Turchia, teme di essere il bersaglio “privilegiato”. O l’artiglieria siriana sul Golan, o eventuali razzi passati sottobanco a Hezbollah, nel Libano meridionale, potrebbero bersagliare le città israeliane del Nord, provocando perdite immense nella popolazione. Lo Stato ebraico si sta preparando al peggio.

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 17:44