“NazIsis” è pronto a conquistare Cinecittà

Hamas, l’organizzazione terroristica vicina ai Fratelli Musulmani egiziani, ha diffuso lunedì un comunicato nel quale si sostenevano le minacce di quella parte dell’Isis (sarebbe meglio dire NazIsis) presente in Libia. Salah Bardawil, citato dall’agenzia Palinfo, ritiene che un intervento europeo in Libia verrebbe considerato come “una nuova Crociata contro Paesi arabi e musulmani”.

Prendendo la palla al balzo, alcuni nostri eletti al Parlamento (Pd, Psi, Sel e diversi Pentastellati) hanno sollecitato il riconoscimento dello Stato di Palestina. Secondo questi le minacce dal fronte del Mediterraneo potrebbero essere neutralizzate spostando l’obice contro Israele. Una sorta di contentino che andrebbe dato ad un’organizzazione già al governo di un Paese che per ora non c’è. Hamas è al potere centrale e non solo di Gaza. Hamas è presente in quell’autorità presieduta dalla marionetta Abu Mazen che sfila in prima fila a Parigi contro il terrorismo islamico, cioè contro se stesso, mentre gli europei plaudono.

L’arma cui si approfittano le voci del terrore è degna dei master in comunicazione. Non solo filmati professionali di decapitazioni ma interessi nei media e in frange governative europee. E’ dato accertato che in Italia un arabo che ne uccide un altro non provoca la benché minima reazione, mentre la difesa di Israele da un attacco missilistico perpetuo, offre lo spunto per manifestare quello sdegno gratuito composto da ignoranza e razzismo che taccia gli israeliani da nazisti. Certa comunicazione e certa politica costituiscono non solo in Italia, la punta di diamante becera ed ignorante di una discreta fascia della popolazione. Per questo viviamo le notizie dalla Libia come quelle dalla Siria: semplici news lontane che non ci riguardano.

D'altronde non si deve certo sparare ad un barcone stracolmo di gente sofferente, ma la storia recente insegna come sotto le scuole e gli ospedali annidino le rampe lanciamissili e quanto sia facile imbottire di esplosivo un bambino. L’Europa non aiuta, è impreparata. Si difende cedendo altri pezzi importanti dell’etica e dell’economia. L’Unesco riconosce Gaza come Patrimonio dell’Umanità, mentre grandi società degli Emirati acquistano di tutto. Ma i vari Bin Laden o Abu qualcosa, da chi ricevono i soldi?

I libici ed i loro mercenari si dicono al sud di Roma: vorranno conquistare la sede del cristianesimo od appropriarsi di Cinecittà per assodare le loro doti comunicative? L’Europa è veramente un carrozzone di cui spesso l’Italia ne è il cocchiere. Se questi sono i nostri statisti...

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:58