Diplomatici francesi sospettati di complicità con Hamas

Per pagare i loro debiti avevano accettato di contrabbandare armi di Hamas all’interno di Gerusalemme Est. Per questo motivo due autisti del consolato francese in Israele sono stati arrestati e per poco non hanno anche combinato un brutto incidente diplomatico tra lo Stato ebraico e Parigi. E comunque la conferenza stampa che lo Shin Bet ha convocato alcuni giorni fa subito dopo l’arresto dei due non è stata esattamente una bella notizia per il presidente francese Emmanuel Macron, che in pratica ha scoperto dai media tutto ciò. Anche perché il servizio segreto estero di Israele ha pure divulgato la foto e il nome di uno dei due arrestati, Romain Franck, con una serie di particolari sulla sua vita privata scoperti durante indagini e pedinamenti. In particolare, l’autista francese avrebbe contrabbandato le armi in diverse occasioni negli ultimi mesi, approfittando del suo veicolo diplomatico, soggetto a controlli di sicurezza meno rigorosi nei check point.

Franck sembra abbia ricevuto le armi (settanta pistole e due fucili automatici) da un residente palestinese di Gaza che lavorava a sua volta nel “centro culturale francese” della Striscia di Gaza. Una specie di French connection, insomma. Le armi sarebbero poi state portate nella West Bank e consegnate in cambio di soldi a un noto contrabbandiere locale. Le motivazioni di questo comportamento di almeno uno dei due addetti consolari arrestati non sarebbero però state ideologiche, bensì di arricchimento personale: pare che fosse oberato da debiti di gioco o cose del genere.

Le indagini hanno portato anche all’arresto di nove palestinesi ma le autorità francesi sarebbero state avvertite a cose fatte, solo un giorno prima della conferenza stampa. In Israele non si fidano molto dei partner europei specie in materia di fughe di notizie.

 

 

 

 

Aggiornato il 30 marzo 2018 alle ore 13:32