La Turchia torna al voto, a novembre le amministrative

Dopo le presidenziali si terranno le amministrative. A metà novembre la Turchia torna, ancora una volta, alle urne. Il Paese vive, da mesi, una campagna elettorale permanente. Appena una decina di giorni fa, Recep Tayyip Erdogan ha trionfato al primo turno. E, come per le politiche, anche le elezioni locali saranno anticipate di un anno. Nonostante la formazione politica del leader turco abbia subito un arretramento di ben sette punti, ha retto l’accordo con il Movimento d’azione nazionalista. La cerimonia che inaugura il nuovo mandato del “Sultano” è prevista l’8 luglio ad Ankara. “Penso che sia giusto – ha detto Erdogan – cogliere il segnale che viene dagli elettori, andando alle urne per il voto delle elezioni locali a novembre”. La data non è ancora stata decisa.

Ma si ipotizza il voto nella prima decade del mese, fra le domeniche 4 e 11. Gli sconfitti sono alle prese con un dibattito lacerante. Il partito repubblicano, la formazione principale d’opposizione, ha ottenuto solo il 23 per cento. Muharrem Ince ha riportato un considerevole successo personale. Perché alle presidenziali è arrivato fino al 31 per cento, posizionandosi proprio dietro ad Erdogan. Ora Ince pretende la leadership del partito. È probabile che l’attuale segretario Kemal Kilicdaroglu, chiamato “Gandhi” per le posizioni concilianti, si dimetta. Ma c’è chi invoca un compromesso. “Gli ho proposto – ha detto Ince – di tenere un congresso straordinario e fare il presidente onorario con me presidente. Se Kilicdaroglu dovesse rifiutare, deciderà il partito”.

Aggiornato il 04 luglio 2018 alle ore 13:51