Bla Bla Blog. Il web che straparla

Riuscite ad immaginare un informatico alle prese con un blog? Horribile dictu. È come se il misterioso ghost writer dell’Ikea che scrive quei diabolici libretti delle istruzioni che servono per montare le lampade FærØer senza rimanere folgorati oppure orribilmente sfigurati dal cacciavite a stella dovesse scrivere un romanzo giallo sulle mensole. O come se un avvocato gestisse la rubrica della posta del cuore di Cioè rispondendo alle ragazzine in ambasce con una sfilza di atti di citazione. Roba da sudore diaccio, pianto, stridore di denti, e brividi che corrono lungo la spina dorsale. Uno pensa subito a criptici post scritti in turbopascal, inframmezzati da citazioni in linguaggio html, aforismi binari e, se proprio si è fortunati, qualche battuta di spirito in linguaggio Java. E poi giù a fare i saputelli su questo Internet ormai invaso da “noobs”, che non capiscono niente di calcolatrici, figurarsi di sistemi operativi e bla, bla, bla... Invece no. Pare infatti che in natura esistano anche gli informatici dotati di senso dell’umorismo e, in casi eccezionali, che esistano anche quelli dalla prosa avvincente. Scrivono di web senza salire per forza in cattedra, amano fare divulgazione, sanno osservare e raccontare il mondo che c’è al di là dello schermo anche a chi di tecnicismi vari ne mastica davvero poco e soprattutto, di tanto in tanto, riescono anche a non parlare sempre e soltanto del loro lavoro. Quando capita di trovarne uno così, è un po’ come quando si trova un quadrifoglio in un prato: se si è fortunati, poco dopo se ne troverà un altro nei paraggi. 

Il Disinformatico
Il blog di Paolo Attivissimo (si chiama davvero così, ed è anche un caso di nomen omen) è il sancta sanctorum di tutto ciò che un comune mortale dovrebbe sapere prima di avventurarsi alla scoperta del web. La biblioteca di Alessandria del neofita della rete, ma anche di quelli un po’ più scafati che non sanno come su Internet si può trovare davvero di tutto, e non tutto è genuino. Ovvero: come riconoscere le bufale, come individuare le catene di Sant’Antonio sotto una qualsiasi delle numerose mentite spoglie che utilizzano per celarsi (e quindi schivarle), e come sopravvivere ai social network. Giornalista informatico di lungo corso, Attivissimo fa anche un sacco di altre cose, forse temendo che altrimenti dall’ufficio anagrafe lo chiami per chiedergli una rettifica. È anche un membro italiano del Cicap, il comitato di scienziati, tecnici ed esperti in vari settori che si occupano di smascherare tutte le truffe, le bugie e le bufale che si nascondono dietro le pseudotestimonianze di chi racconta di vedere gli Ufo, di convocare riunioni condominiali con i fantasmi dei defunti per aiutarli a stabilire quanto pagare i millesimi per la luce dei loculi, di spostare le cose con la forza del pensiero, di leggere la mano anche senza consultare prima l’indice, di parlare con Elvis su Skype o di riuscire a bere la Coca-Cola senza digerire rumorosamente. Al “servizio antibufala” ha dedicato un’intera sezione del blog, dove vengono illustrati i modi per scovarle, e vengono riportati i casi più celebri ed eclatanti capitati dentro e fuori la rete.I resoconti sulle “bufale” più grosse talvolta diventano anche delle pubblicazioni, come il libro “Luna? Sì, ci siamo andati”, che a suon di prove, documenti e testimonianze smonta un pezzo dopo l’altro tutte le ipotesi di complotto che siamo stati abituati ad ascoltare nel corso degli anni, da quelle più fantasiose e assurde a quelle apparentemente più credibili e circostanziate. Del resto, tra le panzane complottiste che girano sul web e le panzane di chi promette di farti parlare con i morti (anche senza scatto alla risposta), non c’è poi tanta differenza. E allora ben venga chi viene a fare chiarezza: attivissimo.blogspot.it

Webl0g
«Graziano, abito a Bergamo, gestico webl0g.net dal 2008». È l’autopresentazione minimalista pubblicata sotto la testata HTTP500 2.0, che non è parente del robottino tracagnotto di Star Wars. Graziano fa l’informatico, ma solo nell’orario di lavoro. Già quando è su Twitter si presenta come autore televisivo. Il che contribuisce ad infittire il mistero sulla sua vera identità. O su quanti siano a scrivere su quella tastiera. O su quanto si diverta il misterioso Graziano-e-basta a lasciare interdetti e disorientati i suoi lettori. Ad ogni modo, sia come sia, il suo blog è diventato con il tempo uno dei più interessanti tabloid amatoriali della rete in lingua italiana. Grazie ai social network, Twitter in particolare, questo blogger è riuscito a costruire un filo diretto con “vip”” e personaggi celebri del mondo dello spettacolo, della musica, della televisione e del giornalismo, con i quali parla quotidianamente di tutto ciò che gli passa per la testa. Così Webl0g è diventato il porto franco di tutte le ultime news sullo star-system di casa nostra, con qualche strizzatina d’occhio di tanto in tanto per il gossip e e un po’ di casereccio pettegolezzo da pianerottolo, ma anche dei flash sui personaggi celebri più influenti in rete, e le notizie di cronaca più importanti riprese e commentate con i lettori. Di minimalista, insomma, su Webl0g c’è solo la presentazione del suo autore, che per il resto è assai prolifico e scrive e posta senza posa, risponde ai commenti e non ignora nessuno. Eccolo qui: webl0g.net

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 02:49