State of the Net: la rivoluzione cloud /2

Grande attenzione, durante il convegno State of the net che si è tenuto i primi giorni di giugno a Trieste, è stata rivolta alla realtà dei cluod, infrastrutture delocalizzate ormai in crescente espansione, e della possibilità che i loro utenti traggano benefici dal complesso dei servizi forniti come la raccolta di informazioni. Tema complicato la cui comprensione da parte dei neofiti, non poteva che muovere dall'analisi di una realtà specifica. Quella scelta è Akamai (www.akamai.com), cloud platform di punta utilizzata per offrire alle imprese sicurezza, visibilità, esperienze di utilizzazione degli strumenti e competenza nel mondo iperconnesso e che opera su molte misure quali la velocità di spedizione, il traffico degli attacchi, problemi di connessione/disponibilità e latenza, modelli di traffico nei siti web e providers dei media digitali. A SOTN ha presentato il suo report trimestrale sullo stato di internet su scala globale.

Il network di servizi (usato prevalentemente per erogare streaming video su larga scala, ma non solo) ha analizzato come è cambiata la velocità media dei picchi di connessione (che è poi il picco di velocità che una connessione internet è in grado di raggiungere) nel tempo, paese per paese. Ed ha registrato una significativa crescita negli ultimi cinque anni in tutti i continenti anche per via dei passi avanti da parte di molti paesi nel migliorare lo spiegamento delle connessioni a banda larga e nell'accrescere la velocità delle connessioni esistenti. Ne emerge, purtroppo, che il panorama italiano è desolante: le connessioni a banda larga sopra a 10 Mbps sarebbero meno del 3% e quelle sopra i 4 Mbps sarebbero solo al 27,55%, ben lontani dai vertici globali. Significative anche le informazioni sugli attacchi alla sicurezza nel web: nel primo quarto del 2012, quelli originati da indirizzi IP sono stati lanciati in 117 paesi/regioni. Con la Cina che ha visto incrementare la percentuale degli attacchi del 41%, mentre gli Usa e la Turchia sono al secondo e terzo posto. La concentrazione degli attacchi è cresciuta poco nell'ultimo quarto del 2012 con i 10 maggiori portali che hanno rappresentato il 60% del traffico osservato. Più di un terzo di questi attacchi sono risultati nel settore commerciale. La seconda fase degli attacchi da Adabil Operation è iniziata invece a dicembre scorso, colpendo siti web e SSL resource attack vectors. In esame anche la velocità di connessione che a livello globale è aumentata del 5% con la Korea del sud in testa avendo la maggior velocità media di connessione, 14.0 Mbps, mentre Hong Kong seguita ad avere la massima velocità durante i picchi di connessione, a 57.5 Mbps.

Prendendo in esame l'adozione della banda larga globalmente, poi, è cresciuta del 2.7% nell'ultimo trimestre, assestandosi al 11% mentre in Corea del Sud è al 49% . Globalmente la sua adozione è cresciuta del 2.1% restando però al 41% mentre in Corea del Sud si attesta ad un livello di adozione dell'86%. Nell'ultimo trimestre del 2012 il livello medio di velocità per i providers della rete mobile misurati oscilla dagli 8 Mbps giù fino a 345 kbps mentre la media nei picchi di connessione va da 44 mbps fino a 2.7 Mbps. Con una crescita del traffico dati del mobile cresciuta del 28% nell'ultimo trimestre 2012 e raddoppiata rispetto all'ultimo trimestre 2011. Secondo l'analisi dei dati raccolti nelle analisi Akamai, infine, su un campione di richieste alle proprie piattaforme si evince che la maggior percentuale di richieste arriva da Android Webkit (35.3%) con Apple Mobile Safari subito dietro (32.6%).

Mentre per gli utenti di strumenti mobile nella rete, non solo cellulari, Apple Mobile Safari si attesta su una media di 58.7% di richieste e Android Webkit al 21.7%. Comprendere le dinamiche del cambiamento, vivere il web con un approccio che ne riconosca la capacità di fusione con la realtà esterna, la sua capacità di raccontarlo e di influenzarla significa consentire ai fruitori la possibilità di uscire da una dimensione passiva e comprendere le dinamiche di cambiamento, gli aggiornamenti e l'innovazione di cui è portatore. Il web può, nella sua intrinseca complessità, trasformarsi, come ben detto da Luca de Biase, in «in una narrazione che diventa accessibile alla cosiddetta "coscienza maggioritaria" quando essa soppianta la cultura di minoranza». Si tratta, dunque, di consolidare un approccio culturale che investe anche la dimensioni sociale, economica e politica della convivenza civile.

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 02:50