Le mani bucate di Gigi Buffon

Il calcioscommesse sembra essere un pozzo senza fine. In questo nuovo tritacarne del calcio italiano è finito anche il "nostro" numero uno: Gigi Buffon. Negli scorsi giorni il portiere della Nazionale e il pm Di Martino, a capo dell'inchiesta di Cremona, avevano ingaggiato uno scontro a distanza. Ora però il portiere della Juventus viene suo malgrado tirato in ballo. Alla Procura di Cremona sono in corso accertamenti su di lui. Un rapporto della Guardia di Finanza, infatti, è stato inviato alla Procura di Torino. L'ufficio giudiziario del capoluogo piemontese ha tra l'altro chiesto a Cremona la trasmissione di alcuni atti dell'inchiesta. Imponenti movimenti di denaro sono stati segnalati dagli investigatori delle Fiamme Gialle; movimenti che si ipotizza possano essere serviti a scommesse sportive, cosa che è proibita per i tesserati Figc. Sarebbero stati individuati assegni con importi tra i 50mila e i 200mila euro destinati al titolare di una tabaccheria di Parma abilitata alle scommesse calcistiche. La somma complessiva è di un milione e 580mila euro in 14 assegni bancari effettuati nel periodo gennaio-settembre 2010. I legali del portiere hanno giustificato gli spostamenti come "trasferimenti di denaro volti a tutelare il patrimonio personale di Buffon".

Intanto giovedì è partito il secondo atto del processo sportivo legato allo scandalo calcioscommesse esploso nel 2011 con l'inchiesta di Cremona, appunto, e ampliatosi durante l'anno dai nuovi filoni portati avanti dalle procure di Bari e di Napoli. Due punti di penalizzazione e 25mila euro di multa per il club orobico e due anni di squalifica per Cristiano Doni: queste le richieste di patteggiamento avanzate dall'Atalanta e dall'ex capitano nerazzurro durante il processo sportivo sul calcioscommesse, accettate dalla Procura federale e dai giudici della Commissione disciplinare, che diventano quindi esecutive. Queste le altre richieste di patteggiamento avanzate dalle società e dai tesserati deferiti, accettate dal procuratore Stefano Palazzi e dalla commissione disciplinare: sei punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato di serie B e 40mila euro di penalizzazione per il Grosseto; due punti di penalizzazione da scontare nella prossima serie B per il Modena; un punto di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato di Lega Pro (prima divisione) e 30mila euro per la Cremonese; 15mila euro di multa per il Livorno; 20 mesi di squalifica a testa per i pentiti Carlo Gervasoni e Filippo Carobbio; 16 mesi per Alessandro Pederzoli; 20 mesi per Kewullay Conteh; 16 mesi e 100mila euro di multa per Alessandro Sbaffo; 12 mesi per Mirco Poloni; 16 mesi per Francesco Ruopolo; 15 mesi per Antonio Narciso; 14 mesi per Dario Passoni; 10 mesi per Juri Tamburini; 6 mesi per Andrea De Falco; 5 mesi per Alfonso De Lucia; 4 mesi per Vittorio Micolucci, Marco Cellini e Nicola Mora; 2 mesi per Gianfranco Parlato. 

Sempre nella giornata di giovedì, inoltre, si è svolto il primo interrogatorio di Omar Milanetto, che da lunedì è finito in carcere poiché elemento di spicco in numerose partite truccate che lo riguardavano direttamente quando giocava nel Genoa. Al termine dell'interrogatorio il suo legale, Mattia Grassani, ha spiegato che Milanetto ha "risposto a tutte le domande del gip e del pm" riguardo le "due posizioni in cui era coinvolto: la conoscenza del cittadino bosniaco Sergio Altic e la riunione a Modena nell'albergo in cui ha dormito Mauri". Milanetto è andato oltre fornendo un documento di 79 pagine. "Non è mai stato all'Hotel Una Tocq - ha detto il legale del giocatore - perché la data e l'ora sono incompatibili. Questi elementi ci fanno ben sperare per la revoca dell'ordinanza di custodia cautelare". Grassani ha aggiunto che "Milanetto è convinto, e lo dimostrerà, di essere estraneo a questa vicenda". Il giocatore è provato dall'esperienza in cella, ha confermato il legale, "dopo tre giorni di carcere soffre di questa situazione" e reputa la carcerazione "gravosa e ingiusta; è stato un confronto aperto, Omar non si è avvalso della facoltà di non rispondere, ha risposto a tutte le domande del gip e del pm.

Ritengo che abbia eliminato ogni ombra sul rapporto con il bosniaco, sia su serate a Milano e a Modena con Mauri e altri giocatori alla fine di maggio". Grassani ha voluto anche sottolineare come "su 490 pagine dell'ordinanza di custodia cautelare il nome di Milanetto ricorra pochissime volte, siamo fiduciosi che possa essere rilasciato e che l'ordinanza di custodia cautelare possa cadere". Successivamente il gip Salvini ha ascoltato il capitano della Lazio, Stefano Mauri, giunto al tribunale di Cremona. Mauri si trova rinchiuso nel carcere di Ca' del Ferro da cinque giorni, durante i quali ha studiato con attenzione l'ordinanza per rispondere alle domande del magistrato. Il capitano dei biancocelesti ha negato ogni addebito in relazione alle combine di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio.

I suoi avvocati, Amilcare Buceti e Matteo Melandri, hanno dichiarato: "Il nostro assistito ha avuto la possibilità di esternare e manifestare l'inesistenza di qualsiasi forma di conoscenza con Ilievsky (uno degli 'zingari', ndr). Inoltre ha dato la spiegazione del perché abbia utilizzato una scheda telefonica intestata a Samantha Romano, fidanzata di Luca Aureli (titolare di un'agenzia di scommesse, ndr). Quanto ai contatti con Alessandro Zamperini, rientrano in un rapporto di amicizia di lunga data". I due legali hanno presentato istanza di scarcerazione. Dopo Mauri è stato ascoltato anche l'ex calciatore dell'Ancona, ora al Modena, Marco Turati (anche lui tra gli arrestati), che avrebbe chiamato in causa le dirigenze di Grosseto e Ancona (i direttori sportivi in particolare) che si sarebbero accordate sul risultato. Turati ha, sostanzialmente, avallato le conclusioni degli inquirenti, da tempo convinti del diretto coinvolgimento delle società nelle combine. Gli avvocati di Turati, Francesco Tropenscovino e Marco Campora, hanno definito "collaborativo ed esaustivo" l'interrogatorio del loro assistito. Quanto ai presunti rapporti con Almir Gegic, il capo degli 'zingari', il calciatore ha detto: "Mai conosciuti".

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:53