Il ricatto di Renzi   alla Democrazia

Se non votate la mia porcheria Italicum ve ne andate a casa. Ecco che il parolaio Renzi, imbroglione al governo non eletto, minaccia i parlamentari di mandarli in blocco a casa, ricattando al contempo la democrazia, il nostro sistema democratico.

Ormai nessuno lo vuole essendo soggetto infido al potere rubato, né i sinistri attuali né quelli d’antan, tantomeno il potere esautorato da Napolitano dal 2011, quello del centrodestra moderato di Berlusconi/ Brunetta/Santanchè/Gelmini, né Salvini che ormai gli grida di andarsene perché incapace, o Meloni. Renzi è isolato dentro e fuori il suo partito, è nullo in Europa e all’estero additato come il greco Varoufakis perditempo incapace e inconcludente, sostanzialmente inadeguato. L’ex sindacuccio Renzi non combina niente, da capetto autoritario di provincia è alle strette e minaccia e distrugge la nostra democrazia, con l’Italicum, con cui non solo il Senato non scomparirà come non sono mai state abolite le province, cioè lo pagheremo e pagheremo tutto come prima, ma andranno a fare i senatori direttamente, senza cioè nessun pronunciamento da parte degli italiani, senza elezioni, gli elementi/idrovora di soldi pubblici quali sono le Regioni, quasi tutte di sinistra comunista. La distruzione del nostro Paese sarà totale. Sbarchi per migliaia di immigrati clandestini frammisti a terroristi della Jihad, illegittimità al potere di governi non eletti da mancato rispetto del nostro sistema democratico, indifferenza e noncuranza dall’Europa pagata dagli italiani a peso d’oro, irrilevanza su qualsivoglia asse internazionale, si veda da ultimo Obama che se ne frega di informarci dell’avvenuto massacro di italiani. Renzi non esiste all’estero, è il furfantello incapace della stolta Italietta da ridere. Renzi & Co. non sono mai stati eletti, con una manciata di disastri al governo rubato, si è di fatto propaganda per sé. Non è mai passato dal Parlamento dove non sarebbe passato mai, né ha mai lavorato in vita sua trafficando con padre e famiglia in affari loschi per lucrare e spennare gli italiani senza dover mai andare a lavorare. Renzi minaccia e demolisce la democrazia del nostro Paese senza aver mai lavorato un giorno o essersi mai confrontato con il sistema democratico italiano. Inadeguato e inadatto, è totalmente privo di esperienza e capacità, se non per mangiare per sé. Enorme la responsabilità di chi gli ha consentito di esistere (Napolitano), grande e grave quella di chi lo fa andare avanti. L’Italicum imposto è uno strafalcione e uno sbaglio che, per essere, richiederebbe quantomeno di avere dietro di sé il consenso di tutti gli italiani, della maggioranza. Non della “maggioranza” di Renzi che maggioranza non è, dato che sono ricattati senza faccia e senza vergogna sostanzialmente terrorizzati di perdere posto e soprattutto stipendio e dovere andare a casa. Il responsabile dello scempio è Napolitano che, con la sinistra tutta d’Italia (Veltroni docet), si è impadronita del Paese contro la democrazia e ne ha fatto scempio. Il nostro povero Paese scempiato gronda oggi sangue da ogni suo poro. Le imprese fuggono, non si produce niente, si distribuisce assistenzialismo che non ci si può permettere né può durare. Siamo in balìa di mendicanti, rom toscani all’arrembaggio della cosa pubblica. Chi paga i film beceri di Veltroni? Noi. Chi la pensione di Veltroni? Noi. Si rivedono le pensioni? No. Si chiudono i rubinetti per film italiani a dir poco sconci umanamente? No. Chi paga questi governi non eletti incapaci? Noi. Lo abbiamo mai votati? No, sono illegittimi. Chi paga questa scuola che cade sulle teste dei nostri ragazzi? Noi. Chi l’università che non forma i nostri ragazzi non rendendoli abili ad alcunché? Noi. Chi paga i ministeri inutili? Chi paga questi indegni ministri come Alfano o Gentiloni che sarebbero da cacciare a pedate? Noi. Chi l’inutile Mogherini che fa danno in Europa? Noi. Renzi ha immesso nella cosa pubblica a iosa, si pensi solo nella giustizia, come in ogni altro ambito pubblico, aumentando le spese che dobbiamo pagare noi, con le tasse che difatti ha esteso. Gli paghiamo pure le sue marchette elettorali. È grande e grave la responsabilità, non solo dell’incapace inadatto Renzi, ma di chi gli ha consentito di potere esistere. Il nostro Paese pagherà tutto e pagherà caro. Prima si mette il punto di fine, meglio è. È necessario liberarsi al più presto di Renzi e sinistri, cambiare direzione, guardare al mercato. Meno tasse, più produzione. Riordino della spesa pubblica, meno Stato, meno burocrazia, più liberalizzazioni, più mercato. Dobbiamo tornare a produrre per riuscire a superare questa tragedia politica e umana, e per potere dare un futuro all’Italia.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:37