Lo Stato predatore che non dà nulla in cambio

Con i governi non eletti di Napolitano, Monti, Letta e Renzi cresce la pressione fiscale, vale a dire che paghiamo sempre più tasse. Con Renzi stiamo sperimentando sulla nostra pelle lo Stato che tassa di nascosto, fa il gioco delle tre carte, cioè tassa e tartassa ma racconta balle sul fatto di non stare tassando. In pratica Renzi fa così: racconta ai quattro venti di abbassare le tasse e “dimentica” di dire che ne ha già alzate, e tre volte tanto, altre dieci. E gli italiani pagano.

Ma non è la sola “novità” draculiana, cioè da vampiro, dello Stato comunista impostoci da Napolitano/Renzi. Adesso l’Agenzia delle entrate potrà anche accedere in tempo reale nei versamenti, prelievi, assegni, nelle cassette di sicurezza, nei bancomat di tutti noi. Siamo allo Stato di polizia contro gli italiani. Altro che abbassare la tassazione esosa e ridurre la spesa pubblica improduttiva, qui, dopo essere andati al governo senza il voto di nessuno degli italiani, si infilano direttamente nelle nostre tasche per depredarci dopo averci ben bene imbavagliati e legati in modo da dover rimanere pure muti a fronte dell’assalto e depredamento.

Il caso degli istituti di credito, Banca Etruria e altre, era solo l’assaggio. Era solo un assaggio quello dei risparmiatori depredati e traditi che dall’oggi al domani, con i decreti Renzi/Boschi non hanno più ritrovato un centesimo dei propri risparmi di una vita, mentre con i successivi decreti e chiamate al governo del magistrati bugiardi perfino con l’organo di controllo Csm, sono state messe a tacere le ire dei truffati, che, da ieri è chiaro, non rivedranno più un indennizzo o restituzione che sia.

Oggi con la trasformazione delle banche da imprese di diritto privato ad agenzie pubbliche, il denaro degli italiani passa sotto il controllo arcigno ed anti-mercato, dello Stato comunista voluto ed imposto da Napolitano. Ieri infatti ci potevano essere contestate evasioni ed elusioni più o meno vicine a ciò che contempla la legge ma pur sempre condite da tanta interpretazione discrezionale della giurisprudenza a rendere tutto confuso e poco definito, dal primo aprile (un amarissimo, tragico pesce d’aprile!) lo Stato comunista entra d’imperio nei nostri conti e potrà arrivare a chiederci spiegazioni dettagliate a giustificazione, casomai, di aver aperto la nostra cassetta di sicurezza o il perché di una determinata spesa, e così via dicendo. L’Italia comunista è divenuta il Paese dei vessati e controllati. Siamo agli antipodi dello Stato liberale. Mettiamola così: la Apple ed il veto che ha a ragione opposto a tutela di se stessa e della libertà che garantisce e commercia, è la rappresentazione plastica dello Stato liberale e di mercato, mentre lo Stato nelle nostre mutande, quello comunista italiano, il quale si impadronisce e spia, sa contro la società, l’algoritmo dei telefonini (la Apple si è giustamente opposta a svelare l’algoritmo in cui si trova la memoria segreta dei propri telefonini), è la negazione della libertà, rappresenta l’oppressione. E non è assolutamente detto che in tal modo si tuteli il bene della sicurezza perché è nella libertà più ampia possibile la vera sicurezza, non nella restrizione ed oppressione comunista indagatrice appannaggio degli spioni. L’Italia è totalmente fuori strada.

L’oppressione fiscale è al 43,6 per cento e continua a salire a causa proprio del comunismo che ci è stato imposto. Non solo. A fronte di questa immane tassazione imposta per mano di governi illegittimi, lo Stato predatore non dà niente in cambio. È il primo a non pagare e ad essere la causa dei fallimenti delle imprese italiane, non dà certezza ma incertezza del diritto con le Corti a fare le leggi al posto del legislatore, eroga una giustizia fondamentalmente ingiusta, non fornisce servizi ma disservizi, immette stipendiati dallo Stato per lo più improduttivi e che non siamo in grado di pagare con la pur esosissima tassazione, i risparmiatori vengono traditi e frodati dallo Stato grazie ai controllori - Banca d’Italia, Consob ed altri - che non controllano, ci fa invadere da migliaia e migliaia di immigrati totalmente fuori controllo su cui fanno affari le coop di Buzzi e compagni, ed i debiti pubblici non vengono mai saldati. E gli italiani, a fronte di ciò, vengono tartassati di tasse e di controlli. È lo stato di polizia comunista che difficilmente sarebbe stato possibile immaginare tanto era il peggior incubo per l’intero nostro Paese. Bisogna correre a votare con il voto democratico e guardare agli Stati liberali e di mercato esistenti, e imitarli.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 21:59