“Ti racconto la politica”

Il Manuale Cencelli (Capitolo 30). Un’assurda cultura ha costruito la maggiore epoca di mancanza di rispetto verso tutto, propinando l’ipocrita illusione di rispettare tutto. Deve essere stato difficile, a suo tempo, immaginare che la democrazia si sarebbe rivelata in Italia come il più perfido e corrotto dei regimi politici.

La modernità non può inneggiare al ritorno a regimi totalitari, tuttavia è innegabile che la nostra democrazia sia oggi una forma di dittatura che si nasconde dietro l’adornata facciata dell’istituto del voto e la capillare corruzione del voto di scambio. Essa “inventa” meccanismi volti in apparenza a migliorare l’attendibilità delle istituzioni dello Stato ma deturpati, nei fatti, dalle mire di una classe politica depravata e priva di ogni senso etico.

Per esempio, negli anni Sessanta, l’acuto Massimiliano Cencelli ideò qualcosa che avrebbe potuto agevolare il riconoscimento della meritocrazia nei ruoli pubblici e di partito, ma certa perversione politica non permise di usare quell’idea per gli scopi per i quali era stata concepita. Nato nel 1936, Massimiliano Cencelli s’iscrisse alla Democrazia Cristiana nel 1954 e ne diventò un alto funzionario. Elaborò in particolare, con precisione quasi algebrica, una sorta di vademecum dei pesi e delle misure; un metodo, insomma, per quotare gli incarichi pubblici e di partito, che è passato sotto il nome di “Manuale Cencelli”.

Il sistema, idoneo a riconoscere il merito delle persone degne e professionalmente preparate, fu purtroppo trasformato nei decenni in uno strumento per mediare le ingordigie e le brame di potere di politici disonesti e prepotenti. Il Manuale Cencelli è oggi usato da tutti i partiti e i governi per gestire l’esasperata lottizzazione delle posizioni di potere; insomma, è utilizzato per attribuire “quotazioni” a tutti i ruoli pubblici e di partito, fino all’ultimo “vice bidello” dell’ultima scuola elementare dell’ultimo comune d’Italia. I suoi parametri sono usati quali metro di misura per la spartizione delle “sedie e poltrone” sulle quali allungano le mani i governi, i partiti e le rispettive correnti. Lo schema delle tre linee verticali parallele del capitolo n.1 di questo corso ha aiutato a capire molti dei meccanismi di volta in volta descritti; in ordine al Manuale Cencelli, esso è fortemente esplicativo. Più volte affermato, ecco come in politica due più due può fare cinque.

Il pacchetto “A” di tessere ha determinato la percentuale congressuale del 12,6%, mentre il pacchetto “B” ha determinato quella del 9,4%. Il decimale maggiore fa salire “A” al 13% tondo; mentre il 9,4% di “B” diventa 9%. Il 13% di “A” e il 9% di “B” saranno “pagati” scegliendo delle posizioni tra quelle riportate nelle linee “Partito e Istituzione” (schema capitolo n.1). Ciò fatto, lo 0,6% di “A” viene aggiunto allo 0,4% di “B” che ha adesso un intero punto percentuale da “spendere” tra i ruoli della linea “Sottobosco”.

Caro lettore, non c’è da sorprendersi se sei rimasto senza parole.

Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 17:20