Amministrative 2016:   l’intervista a Lettieri

Gianni Lettieri, attualmente presidente e amministratore delegato di Meridie Spa, la prima investment company interamente privata istituita nell’Italia Meridionale ed unica società quotata in Borsa della Provincia di Napoli, e presidente di Atitech Spa, società leader nel settore delle manutenzioni aeronautiche con sede a Napoli. Già consigliere di amministrazione de “Il Sole 24 Ore” e di Edime (società editrice de “Il Mattino”). Nel Gennaio del 2011 gli è stata conferita dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Napoli “Parthenope” la Laurea Honoris Causa in Amministrazione e Legislazione d’Impresa. Nel 2014 ha pubblicato la sua autobiografia “L’imprenditore scugnizzo” (Iuppiter Edizioni), in cui ha raccontato la sua storia: dai primi passi mossi alla Duchesca, dalla famiglia alla lotta alla camorra, fino ad arrivare all’esperienza della campagna elettorale del 2011. Gianni Lettieri è il candidato sindaco di Napoli per Forza Italia, illustrerà il suo programma e i motivi della sua "scesa in campo".

Lei ha detto in diverse occasioni che Napoli è la sua passione, cosa intende dire?

Sono nato e cresciuto alla Duchesca, un quartiere popolare di Napoli. Sono “cresciuto” e diventato un imprenditore, ma ho “nel sangue la mia Napoli”.

Perché ha deciso di ricandidarsi a sindaco di Napoli?

Guardi premetto subito che cinque anni fa, quando persi per una manciata di voti, sono rimasto in consiglio comunale a fare opposizione rifiutando altri incarichi o candidature, perché non mi rassegno nel vedere la mia Napoli ridotta così. La mia città è piena di problemi: manca il lavoro e non esiste la sicurezza, per non parlare dei trasporti che fanno penare le persone costrette ad aspettare magari anche un’ora l’autobus. Non si possono effettuare scelte selettive solo in base alla visibilità che se ne ricava. Fare il sindaco è una missione per me, significa mettersi al servizio di ogni napoletano.

Eppure nelle televisioni abbiamo delle belle immagini di Napoli...

In televisione, spesso si vede solo la parte di Napoli che va da Posillipo a piazza del Municipio, ma in questa zona abita solo il 10 per cento della popolazione; gran parte dei cittadini napoletani vive in altre zone. Pensiamo a Scampia e a San Giovanni, sono solo due esempi di zone in cui mancano i requisiti minimi di vivibilità. Per questo ho deciso di diventare sindaco di Napoli e se i cittadini mi daranno la loro fiducia riuscirò a fare qualcosa per questi gravi problemi mai risolti da altre amministrazioni. E sa perché? Perché gli altri pensano alle prossime elezioni; io penso ad amministrare Napoli e basta e, le dirò di più a costo zero perché darò il mio stipendio alle famiglie bisognose. Sarò il sindaco di ogni quartiere e risponderò alle esigenze di tutti. Ogni napoletano saprà di poter contare su di me, sempre. Ho preso con loro dieci impegni solenni ed intendo rispettarli. Ho ascoltato le loro esigenze e modulato il programma in base a quello che loro mi hanno chiesto. Fare il sindaco non significa mettersi la fascia tricolore e partecipare ad inaugurazioni, ma risolvere i problemi dei cittadini, semplificargli la vita, renderla migliore. Dobbiamo tenere qui i nostri ragazzi, il nostro futuro non può lasciare la città perché non ci sono sbocchi professionali. Pensi che a Napoli abbiamo sei università, un esercito di sapere, di cultura che ogni anno se ne va da Napoli, purtroppo.

Lei ha anche scritto “Imprenditore scugnizzo”

Si perché, da ragazzo, ero proprio uno scugnizzo. Poi mia moglie Maria mi ha messo letteralmente a posto.

Ci parli di sua moglie, avete figli vero?

Sono sposato con Maria da 39 anni, avevamo solo 20 anni... Abbiamo tre figli: la prima di 38, Geppy di 36 anni e Federica di 23 che è anche la mia consulente musicale... Sono la mia forza, sono loro che mi danno entusiasmo e coraggio.

I suoi figli la seguono in campagna elettorale?

Adesso sì; cinque anni fa non ne volevano proprio sapere. Adesso si rendono conto che Napoli è importante per me e anche mia moglie Maria mi appoggia quotidianamente nella mia campagna elettorale tra le gente che ha voglia di cambiamento. Mi accompagnano in giro per la città e si innamorano di Napoli ogni giorno di più. Mi supportano e mi consigliano. Viviamo in una delle città più belle del mondo e non valorizzarla è un abominio.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 21:50