Milano: l’ultimo “scatto” di Parisi

Stefano Parisi è la rivelazione di queste elezioni amministrative. Lunedì scorso, alla vigilia del delicato intervento al cuore di Silvio Berlusconi presso l’ospedale San Raffale di Milano, Parisi ha ricevuto una telefonata d’incoraggiamento proprio dal leader di Forza Italia. Sono giorni difficili, l’intervento di Berlusconi è stato superato molto bene, ma si sa, il Cavaliere ha una grande sensibilità ed umanità e queste caratteristiche lo portano a pensare spesso più agli altri che a sé, pertanto ha voluto incoraggiare il candidato del centrodestra che domenica prossima dovrà conquistare la fiducia di tutti i milanesi che non si riconoscono in Matteo Renzi e nella passata giunta comunale guidata da Giuliano Pisapia.

Che dire di Stefano Parisi? Definito da molti sostenitori e simpatizzanti il sindaco ideale, è una persona che mostra grandi qualità. In seguito alla conferenza stampa sulla sicurezza che si è tenuta presso il suo comitato, il 13 giugno scorso a Milano, si è recato ad altri numerosi impegni elettorali e, per la strada, tutti lo riconoscevano. Ho assistito personalmente a richieste di persone e anche di ragazzini che si fermavano a fare una foto o un “selfie” con lui. “Il sindaco ideale” come ha precisato Maria, una signora che vedendolo mi ha detto con entusiasmo che Parisi “è il primo cittadino ideale, mi ispira sicurezza, e Milano deve ritornare ad essere una città sicura”.

Stefano Parisi è riuscito in poco tempo a compiere i cosiddetti “miracoli”: unire nella sua persona il consenso del centrodestra prima come coalizione e poi con il ballottaggio pressoché alla pari con Beppe Sala. Qual è il “segreto” di Parisi? Forse gli elettori si fidano di lui perché riunisce diverse qualità nella stessa persona: è affidabile, onesto, ha spirito di iniziativa che ha dimostrato più volte nella sua lunga carriera di imprenditore e nel cuore delle istituzioni sia come funzionario di Palazzo Chigi nel 1994 che in qualità di city manager proprio con Gabriele Albertini, il sindaco più amato di Milano e grande amico personale dello stesso Parisi. I due si sono conosciuti in modo informale al Camparino, storico locale milanese, ed è subito nata una forte simpatia che si trasformò ben presto in collaborazione. È proprio con Albertini che Parisi ha tenuto la suddetta conferenza stampa sulla sicurezza.

Con determinazione e fermezza, il candidato sindaco del centrodestra ha precisato che “la sicurezza sarà la priorità, perché Milano deve ritornare quella di un tempo: ho un’idea di una Milano sicura e posso garantire che su trasparenza e legalità ci assumiamo le responsabilità in prima persona. Io non nominerò una giunta e poi un soggetto esterno che controlla gli assessori: la responsabilità dell’azione della mia squadra sarà interamente mia. Agiremo sulle regole: più le procedure sono complesse e più si insinuano comportamenti corruttivi. Le procedure saranno semplici, lineari, per garantire qualità agli appalti pubblici. Opere e servizi verranno finanziati con i contributi dei cittadini, loro sono gli ‘azionisti’ della città ed è a loro che risponderemo fornendo informazioni trasparenti su regole, spese e soprattutto risultati. Tutti coloro che abitano a Milano devono essere orgogliosi non soltanto della propria città, ma del proprio quartiere, della propria strada; mi occuperò, con una squadra efficiente, della pulizia e del decoro di ogni angolo di Milano in condizioni di legalità e sicurezza per tutti. La città deve tornare a correre – ha spiegato Parisi – il mio progetto è vincere per liberare le risorse della città e creare posti di lavoro. Ripristinare la sicurezza a Milano significa consentire a donne, anziani, giovani e cittadini di ogni età, di uscire in qualsiasi momento e in qualsiasi zona, senza avere paura. Ripristinare la sicurezza a Milano significa consentire ai cittadini di avere un punto di riferimento per ogni quartiere: telecamere e vigili di zona a presidio del territorio. Ripristinare la sicurezza – ha concluso Stefano Parisi – a Milano significa garantire la legalità, con controlli e sgomberi nelle case popolari occupate abusivamente. Milano sarà così una città bella da vivere e sicura da abitare”. “

Per trasformarla nella città delle opportunità, della libertà e della sicurezza abbiamo bisogno del tuo supporto e del tuo voto domenica 19 giugno. Vogliamo cambiare Milano? Noi ci siamo!”, è l’invito comparso sulla pagina Facebook. Parisi, grande conoscitore dei mezzi di comunicazione e social network, ha più volte ribadito che userà la tecnologia per migliorare l’efficienza in Comune. Lunedì sapremo cosa avranno deciso i milanesi, sperando che vadano a votare perché il voto è un diritto ma anche un dovere.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:04