Centrodestra unito, la sfida di Parisi

Stefano Parisi, candidato sindaco per il centrodestra a Milano, designato dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, con l’appoggio di tutto il centrodestra, è reduce dal primo confronto televisivo su Sky dove il candidato del centrosinistra, Beppe Sala, è sembrato avere meno confidenza con la televisione. Parisi, apparso molto disinvolto e rilassato davanti alle telecamere, ha precisato tra le altre cose che “non è più possibile accogliere altri profughi”.

Già direttore generale di Confindustria, in seguito amministratore delegato di Fastweb, Parisi ha recentemente creato una sua startup, Chili Tv, la Netflix italiana, il primo servizio italiano on-line di video on demand. Distinto, moderato, ma deciso e determinato a risolvere i problemi di Milano dando priorità alla sicurezza, al lavoro e alla creazione di sviluppo per dare più opportunità ai milanesi. Parisi conosce Berlusconi fin dal 1994, quando faceva parte dello staff di Palazzo Chigi, ma non solo: vanta una grande esperienza come city manager proprio a Palazzo Marino, quando al fianco dell’allora sindaco Gabriele Albertini, quello più amato dai milanesi, lavorò con ottimi risultati al miglioramento della città di Milano.

Dottor Parisi, domenica si voterà per il Comune di Milano, può raccontarci com’è iniziata l’avventura della sua candidatura per il centrodestra?

Il presidente Silvio Berlusconi aveva pensato al mio nome e mi ha fatto contattare dalla sua persona di fiducia, ovvero dal dottor Gianni Letta, che con il suo stile e la sua grande eleganza ha cercato di “esplorare” la mia eventuale disponibilità.

E poi?

La proposta mi affascinava, ma ero indeciso perché ero molto impegnato con la mia startup Chili Tv creata da poco. E così ho fatto, come si dice, una riunione di famiglia con mia moglie Anita e le mie figlie Sara e Camilla. Anzi, a dire il vero ne ho parlato prima con Anita, che in un primo momento era un po’ perplessa. E in seguito abbiamo deciso tutti insieme con grande serenità e sono molto contento di “correre” per la città di Milano, una città che mi ha dato molto.

Passiamo un attimo alla vita privata, da quanto tempo conosce sua moglie?

Ho conosciuto mia moglie Anita al liceo Righi di Roma e dopo 32 anni siamo ancora insieme e felici; Anita è una donna molto riservata, ma abbiamo tanto in comune.

Lei è appoggiato da tutta la coalizione del centrodestra: come ha fatto?

Credo abbia influito la mia serietà, il mio impegno negli anni e la mia grande esperienza lavorativa in vari settori. E poi il mio amore per Milano che mi ha dato tanto. Voglio fare qualcosa di positivo per questa città. Voglio che gli impiegati ritrovino il piacere e l’entusiasmo di andare a lavorare negli uffici, desidero motivare le persone. E poi dobbiamo pensare alla sicurezza e mettere ordine nel degrado della periferia milanese.

Che cosa fa nel tempo libero?

Faccio ciclismo da anni, adoro la corsa, pensi che ho partecipato anche alla maratona di New York. E poi leggo molto i romanzi.

Lei con Chili Tv ha creato chance di occupazione proprio a Milano; farà così anche se sarà eletto sindaco?

Certo, con Chili Tv ho dato l’opportunità a diversi giovani; il lavoro e la sicurezza sono fra le mie priorità perché il lavoro deve essere un’opportunità per tutti affinché le persone possano costruire il proprio futuro con fiducia e serenità.

Perché i milanesi dovrebbero votare per lei?

Perché amo Milano e perché la nostra coalizione è molto unita. E per il mio programma che verrà attuato: voglio migliorare la sicurezza mettendo in rete le telecamere comunali e quelle dei privati. Nella Milano che desidero le persone devono sentirsi sicure ogni volta che escono di casa a qualsiasi ora e ovunque. La legalità è il principio sul quale si baserà la mia giunta: solidale con i più deboli, inflessibile con chi non rispetta le regole. E poi desidero una Milano vivibile in cui tutti possano contare su un sistema di trasporti esteso, intelligente e integrato. Desidero occuparmi dei cittadini e delle imprese per fare in modo che non siano oppressi dall’eccessivo peso della tassazione locale. Voglio che Milano diventi attrattiva come Londra e New York per creare turismo e nuovi posti di lavoro che, per la mia giunta, sarà la priorità. E poi desidero creare una città a misura degli animali con spazi verdi dove i diritti dei nostri amici a quattro zampe siano tutelati. I nostri amici animali sono importanti e un sindaco deve pensare anche alla loro salute e al loro benessere.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:02