Reddito di cittadinanza, Di Maio e Conte presentano la “card”

Il sito redditodicittadinanza.gov.it è già attivo. Ma dal 6 marzo diventerà il portale sul quale sarà possibile richiedere il reddito, uno sportello virtuale al quale si affiancheranno quelli delle Poste e dei Caf. Il Premier e vicepremier hanno presentano la carta e il sito del provvedimento. “In poco più di sette mesi di governo – ha detto Luigi Di Maio – abbiamo trovato i soldi, scritto il decreto e oggi facciamo un altro passo in avanti per smentire chi ha detto che il reddito è un’illusione, una presa in giro per i cittadini italiani”. Il leader pentastellato ha, addirittura, citato Albert Einstein: “Tutti coloro che dicono che è impossibile dovrebbero lasciare stare chi ce la sta facendo”. Per l’Istat, il reddito dovrebbe riguardare “un milione e 308mila famiglie e 2,706 milioni di individui per un costo totale di 6,6 miliardi l’anno”. Di Maio ha sottolineato che “il reddito lo abbiamo costruito intorno alle imprese che possono arrivare ad avere fino a 18 mesi di sgravi, pari al reddito che stava prendendo la persona che viene assunta”.

Per il ministro del Lavoro, lo Stato “torna amico dei cittadini dopo la batoste pro austerity. Chi vuole il reddito ad aprile, può fare domanda dal 6 al 31 marzo”.  Dopodiché, è stata la volta di Conte. “Vi lascio con un augurio – ha detto il premier – mentre noi abbiamo studiato molto per fare questa riforma, saranno altri che ora studieranno la nostra di riforma”. Secondo Conte, il reddito di cittadinanza “è una conquista di civiltà. Ma si tratta di una riforma complessa perché è fondata su un patto di lavoro, un patto di formazione e un meccanismo di inclusione sociale. Abbiamo faticato tanto, studiato le riforme simili realizzate in Ue e anche fuori e cercato di far di meglio”.

 

Aggiornato il 04 febbraio 2019 alle ore 20:06