Il Ppe si prepara alle elezioni del 2024

Convegno a Roma sui valori identitari dei popolari

Si voterà il prossimo anno in primavera per il rinnovo del Parlamento europeo, ma già tutti i partiti si stanno preparando ad affrontare una scadenza che si presenta decisiva per il futuro dell’Ue, in un momento complicato dalla guerra russo-ucraina.

Particolarmente attivo, più di ogni altra forza politica, è il Partito popolare europeo, che sta organizzando molte iniziative in tutti i Paesi dell’Ue con il chiaro obiettivo di prepararsi a conquistare una maggioranza chiara e distinta nel prossimo Parlamento, al fine di non essere costretti a compromessi che rappresenterebbero un freno per le future scelte politiche nel prossimo quinquennio. Del resto le recenti vittorie dei popolari alle elezioni politiche in Irlanda e in Grecia hanno rafforzato questa speranza.

E in questa prospettiva, si è svolto oggi a Roma, nella Nuova aula dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati, il convegno intitolato “Con i valori cristiani al centro: la classe dirigente per l’Europa di oggi e di domani”. Di fatto, si è sostanzialmente aperta, quasi in anticipo di un anno, la campagna elettorale del Ppe: i lavori sono stati aperti dal vicepremier e ministro degli Esteri, nonché vicepresidente del Ppe e coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, a cui sono seguiti gli interventi del presidente del gruppo parlamentare del Ppe e presidente del Ppe Manfred Weber, del presidente del “Martens Centre for European Studies” Mikuláš Dzurinda, dei parlamentari europei Markus Ferber, Lidia Pereira, Alessandra Mussolini e, infine, del vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri.

Tajani ha spiegato che i valori di riferimento sono fondamentali per la credibilità di una forza politica che voglia “veramente avere una linea coerente da seguire”, senza cadere nelle ambiguità prodotte dal relativismo. Ed è dai valori che – ha sostenuto Tajani – nascono poi “tutte le scelte che dobbiamo fare”. In particolare, il ministro degli Affari esteri ha sottolineato che al centro dei valori del Ppe c’è la persona: per questo motivo “i padri fondatori dell’Unione europea avevano il concetto di libertà come riferimento”, che va coniugato con quello della solidarietà e quello della sussidiarietà che nell’Ue deve essere pienamente realizzato.

Il convegno di questa mattina è stato un momento di riflessione ed analisi che non poteva non affrontare anche le questioni che riguardano l’ambiente, che deve essere concepito, ha sostenuto Tajani, non in una visione astratta ed ideologica ma concretamente legato all’attività umana, e quello della guerra russo-ucraina, che pone con urgenza, ha affermato Weber, la questione di creare le condizioni di un’unica politica europea estera e della difesa, per dare “più forza e all’Ue” nello svolgimento della dinamica internazionale.

Aggiornato il 08 giugno 2023 alle ore 17:28