Medicina a Km 0

Questo mercoledì a Medicina a Km 0 parleremo di tumore del polmone con due grandi specialisti: la professoressa Giulia Veronesi, professore ordinario di Chirurgia toracica e direttore del Programma strategico di Chirurgia robotica toracica dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano e il professor Enrico Maria Clini, professore ordinario di Malattie dell’Apparato respiratorio all’Università di Modena e Reggio Emilia e direttore della Struttura complessa di Malattie respiratorie dell’Azienda ospedaliera universitaria di Modena.

Il tumore del polmone è la terza neoplasia più diagnosticata nel nostro Paese. Nel 2022, secondo le statistiche Airc, ci sono state 43.900 diagnosi e lo scorso anno 44mila. Il tumore del polmone, ancora oggi, è la prima causa di morte per cancro. Prevalentemente collegato al fumo di sigaretta, nella maggior parte dei casi, il professor Clini conferma che anche l’inquinamento contribuisca a causarne lo sviluppo o la presenza di tossine in alcuni luoghi di lavoro. Pertanto, circa il 20 per cento dei pazienti che sviluppano il carcinoma polmonare non sono fumatori o non lo sono mai stati.

La professoressa Veronesi ha parlato dell’importanza degli screening per intercettare i tumori in fase precoce, specie da parte dei fumatori che temono il peggio. Con la sua équipe lavora da vent’anni per studiare metodi efficaci e diagnosticare precocemente le malattie legate al fumo. La professoressa ha anche specificato che negli uomini è stata riscontrata una moderata diminuzione di incidenza e un aumento di questa forma tumorale nelle donne; evidentemente la spiegazione va ricercata nell’abitudine al fumo, che si è ridotta negli uomini ed è in crescita fra le donne. Un’inversione di rotta rispetto al passato.

Nel video all’interno dell’articolo, il professor Clini ha spiegato come si manifesta il tumore del polmone e con quali sintomi. Spesso non ci si accorge di averlo e i pazienti si presentano alla prima diagnosi con malattia metastatica senza sintomi clinici e, a questo proposito, il professore ha parlato della classificazione in stadi.

La professoressa Veronesi ha invece spiegato come e quando si interviene sul tumore, anche qualora ci siano le metastasi. Ascoltare il suo intervento sull’affascinante mondo della chirurgia robotica mini-invasiva, che negli ultimi vent’anni ha migliorato sempre più le sue prestazioni, per i pazienti e gli stessi chirurghi, è un’occasione da non perdere. Siamo nell’era della micro-chirurgia, si fanno meno interventi demolitivi, più conservativi, in un’ottica sempre maggiore di riguardo alla qualità della vita. Lo scopo è di traumatizzare il corpo dei pazienti il meno possibile, di guarire nel minor tempo possibile, con meno complicanze e di ridurre anche i tempi di degenza e quindi ridurre i costi per il Sistema sanitario nazionale

Aggiornato il 28 febbraio 2024 alle ore 18:29