La Costituzione nei sistemi federali/ 3

Pubblichiamo la terza parte della nostra "breve storia" del pensiero federalista italiano.

In un sistema federale la Costituzione è la norma suprema da cui deriva il potere dello Stato. Il Federalismo aiuta ad affermare il principio del governo della legge, limitando l'eventuale azione arbitraria da parte di un singolo Stato. Infatti:

a) il federalismo può limitare la possibilità di un singolo governo di violare i diritti: se il potere legislativo desidera ridurre la libertà, non ne avrà il potere costituzionale;

b) i procedimenti di formazione delle decisioni di tipo legalistico che caratterizzano i sistemi federali limitano la “velocità negativa” con la quale il singolo governo può reagire in forma contraria alla Costituzione;

c) in unità politiche più piccole, gli individui possono partecipare più direttamente alla vita pubblica rispetto ad un governo monolitico unitario;

d) la libertà di movimento tra Stati è per definizione assicurata da uno Stato federale; gli individui insoddisfatti per le condizioni in uno Stato possono ragionevolmente scegliere di andare in un altro.

e) la capacità di un sistema federale di proteggere le libertà civili evita la frequente confusione tra i diritti degli individui e quelli degli Stati.

La Costituzione Americana.

Prima della stesura della Costituzione statunitense, ciascuno Stato americano era essenzialmente uno Stato sovrano. L’ispirazione europea, francese in particolare, traspare nel punto in cui gli Stati esercitano funzioni di controllo e bilanciamento sul governo nazionale al fine di mantenere nel tempo il cosiddetto "limited government", ossia un governo le cui funzioni siano prescritte, definite e limitate dalle leggi, ossia tramite la Costituzione stessa. Dal momento che gli Stati erano entità politiche preesistenti, la Costituzione degli Stati Uniti d'America non aveva bisogno di definire o spiegare il federalismo in alcuna sua parte. Ciò nonostante, essa menziona numerose volte i diritti e le responsabilità dei governi dei singoli Stati e delle autorità statali in confronto con quelli del governo federale. Il governo federale ha dei poteri definiti ed espressi nella Costituzione che includono il diritto di imporre le tasse, dichiarare la guerra e regolare commerci interni ed esteri. Inoltre il Governo federale ha il potere di approvare qualsiasi legge "necessaria ed adeguata" per l'esecuzione delle proprie attribuzioni.

I poteri che la Costituzione non concede al governo federale sono riservati al popolo o ai singoli Stati. Il taglio “europeo” della struttura della Costituzione non è stato stravolto neanche dagli emendamenti aggiunti in seguito alla Guerra Civile e dagli altri emendamenti aggiunti nei decenni successivi. La Convenzione di Filadelfia, realizzando la prima Costituzione federale della storia, recepiva di fatto il meccanismo politico dal quale Immanuel Kant già nel primo Settecento immaginava il conseguimento della pace fra gli Stati e della instaurazione universale del diritto. Il fatto storico di grande rilevanza è che in questo caso il meccanismo politico è il risultato dell’elaborazione di un testo costituzionale da parte di un'assemblea liberamente convocata.

È risaputo che la Costituzione degli Stati Uniti d'America rappresenta il risultato di un compromesso, talché alcuni punti della Costituzione furono semplici transazioni tra varie opinioni divergenti delle parti in confronto, ma fondarono un solido impianto. Infatti alla fine della guerra di indipendenza, dal punto di vista istituzionale, la classe politica americana era divisa in due correnti, una piuttosto unitaria e l'altra piuttosto pluralistica. Entrambe avevano un fondamento che non si poteva eliminare a breve scadenza: l'Unione e gli Stati.

Il loro contrasto aveva perciò una via d'uscita solo nel compromesso, e il compromesso si poteva fare in un modo solo: salvando l'Unione con un governo panamericano veramente indipendente, ossia attivo sui cittadini e non sugli Stati, e salvaguardando nel contempo, con l'indipendenza degli Stati stessi, il pluralismo. La difficoltà stava nel trovare la formula di un governo centrale che, pur agendo direttamente sui cittadini degli Stati associati, non distruggesse la loro indipendenza. In conclusione, si giunse ad una federazione perché era l’unica strada percorribile.

(3/ continua)

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:33