Equitalia, provvigioni  sulle riscossioni

Sapere che esistono provvigioni-premi per i dipendenti che portano a buon fine il maggior numero di cartelle esattoriali non ha veramente prezzo, per tutto il resto c’è sempre Equitalia!

Però, magra consolazione, sembra che gli incentivi saranno più scarsi. Purtroppo è vero e non è uno scherzo, esiste un business con un montepremi molto alto che, da un documento di Equitalia divulgato anche da “Il Giornale”, risulta essere di moltissime migliaia di euro annui da dividere tra i numerosi e ligi lavoratori. Circa 1800 euro a testa. Una somma che aiuta a capire la portata del fenomeno e l’accanimento degli esattori. Ma i sindacati degli stessi lavoratori (Cgil, Cisl e Uil) lamentano l’impatto di alcune norme sulla perfetta riuscita delle riscossioni, piccole garanzie difensive per i cittadini che, semplicemente, consentono al contribuente di essere informato dell’ipoteca sulla propria casa o del sequestro del proprio mezzo con un doppio preavviso. Una procedura legittima, ma che rallenta il lavoro degli esattori. O meglio, allunga le tempistiche dei pignoramenti utili ai dipendenti per accaparrarsi l’agognato premio di produzione (sic!).

Alla luce di questa protesta, inscenata dai tre sindacati egemoni, come responsabile “Pronto giustizia tributaria” del Tribunale Dreyfus, ho portato all’attenzione del primo ministro e del ministero dell’Economia e delle Finanze i preoccupanti retroscena della vicenda. Nella missiva, anche nella qualità di esperto tributarista, chiedo “se sia corretto che si guadagni ancora sulla pelle della povera gente poiché, in genere, le persone vessate da Equitalia non sono ormai gli evasori ma le persone che non hanno difesa, coloro che hanno perso il lavoro o che hanno dovuto chiudere l’azienda. Mi permetto di prendere le difese di queste persone perché ogni giorno sento il dolore dell’Italia, tutta; dolore che non sente e non vede la cieca classe politica che continua a parlare e parlare; “bla bla bla” tutta d’accordo nel cambiare il sistema di riscossione, ma nessuno è davvero pronto a farlo. Ma chi piangerà le lacrime dei congiunti di tutte le vittime di Equitalia e della malagiustizia fiscale che cadranno sul campo fino a quando si deciderà in merito alla riforma della riscossione, sempre che ci sarà riforma. Perché le ultime notizie sono solo quelle di un aumento dei tassi d’interesse”.

Con la lettera aperta indirizzata al governo lancio nuovamente l’appello a rispondere all’sos in Equitalia che arriva dai cittadini: “Voglio dare un’idea per superare tutto ciò, propongo l’istituzione dell’“assistente sociale fiscale” che serve per salvare altre vite umane, per capire chi è veramente evasore e chi non lo è, chi può pagare e chi no! Fatelo prima che sia troppo tardi”, i morti suicidi ogni giorno aumentano, altro che ripresa economica ed ottimismo!

(*) Salvatore Varano è responsabile di “Pronto giustizia tributaria” per il Tribunale Dreyfus e Soccorso Azzurro Tributario Club Forza Silvio, viceresponsabile Club Forza Silvio Calabria

(**) Il Tribunale Dreyfus tramite il servizio di “Pronto giustizia” è a disposizione per ogni ulteriore chiarimento ed assistenza legale tributaria scrivendo una e-mail a: [email protected]

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:18