La sensazione di Prodi

“Conclave Pd? Basta con il partito-club con dieci persone che si parlano e si eleggono a vicenda”.

A parlare in questo modo non è stato qualche nemico storico del partito guidato da Nicola Zingaretti, ma Romano Prodi, cioè uno dei fondatori più autorevoli e prestigiosi del Partito Democratico che ultimamente, dopo un lungo periodo di allontanamento, si era riavvicinato ed aveva cercato di dare un proprio contributo alla campagna elettorale della sinistra in Emilia-Romagna.

Ma perché Prodi ha deciso di tornare ad allontanarsi? Forse perché non è stato invitato al conclave in Sabina e, da permaloso e rancoroso qual è, non ha affatto digerito questa smaccata mancanza di riguardo?

I “prodologi”, cioè gli esperti che leggono in controluce le dichiarazioni dell’ex Premier, non condividono questa spiegazione. Concordano nel considerare Prodi permaloso e rancoroso, ma escludono che la sua sia stata una bocciatura da cattivo carattere. La loro tesi è che il “professore” ha fiutato l’aria che spira nella sua regione. E nella sensazione che il Pd prenderà una sonora legnata con il voto del 26 gennaio ha voluto smarcarsi. Come suol dirsi, si è portato avanti!

Aggiornato il 17 gennaio 2020 alle ore 11:17