L’Europa è assente

Tutti i nodi vengono al pettine. Chi si oppone, in attesa delle bombe e degli atti terroristici in Italia, alla revisione del Trattato di Schengen sulla libera circolazione all’interno dell’Unione europea? L’Italia di Renzi e Alfano, cioè del governo non eletto in Italia dagli italiani, ma messo da Napolitano, e che, per questo, non funziona. Perchè è d’obbligo insistere tanto sulla legittimità di parlamenti e governi? Perché, quando non eletti e dunque non legittimi, sbagliano, errano, fanno male e le cose non funzionano. Ed ecco che è arrivata l’ennesima prova. Sbagliano, e fanno sbagliare in Europa e nel mondo l’Italia. Francia e Spagna sono favorevolissime alla revisione, i non eletti Renzi e amichetti sono contrari, non avendo uno straccio di lungimiranza politica e soprattutto mettendoci tutti in pericolo, veri alleati, con l’ amica di Veltroni Mogherini, del terrorismo islamico.

Non basta nascondere e ostacolare la Le Pen in Francia o Salvini in Italia perché non si veda che questa Europa è assente, anzi non esiste proprio. Si sentono miracolati (e lo sono) a stare dove sono, figuriamoci se sono in grado di reagire o concepire qualcosa di diverso e utile. Servirebbe un’azione militare congiunta europea per affrontare l’invasione musulmana, che è una vera e propria colonizzazione islamica, ma chi la fa, se l’Europa non esiste? Al Sisi dall’Egitto ha parlato ai suoi e al mondo, dicendo chiaramente che il problema del terrorismo è problema dell’islam. E ha pronunciato parole dure contro i suoi terroristi islamici e parole di fuoco per il sistema mussulmano che li produce.

Il problema dell’Occidente è, dopo avere eletto ed essersi assicurato una rappresentanza legittima in quanto tale funzionante, difendersi da subito e attrezzarsi in vista di un futuro che si preannuncia di sangue. Ci dobbiamo difendere, all’interno, con misure urgenti comuni di lotta al fondamentalismo islamico quali il ripristino dei confini, il controllo del territorio, l'approvazione della direttiva europea che obbliga le compagnie aeree a fornire ogni dato sui passeggeri e il coinvolgimento dei gestori della rete web per l’ eliminazione di ogni possibile pubblicazione o diffusione di messaggi incitanti all’odio, e procedere alla costruzione di una forza di reazione militare comune europea che presuppone un’Unione politica. Nessun ius soli e nessuna condiscendenza nei confronti dei musulmani, pena una pioggia di attacchi sanguinari.

Chi è qui, stanziale o percorrente le nostre strade, rispetta le nostre regole. All’esterno, è necessario chiedersi chi arma il terrorismo islamico. E perché. E attrezzarsi, costruendo nel tempo alleanze e mettendo in atto strategie geopolitiche a sostegno dei Paesi islamici in grado di attutire la minaccia terrorista, e quella all’occidente. Il mondo islamico non è affatto omogeneo e compatto, è uguale all’Occidente, profondamente diviso da ideologie e interessi, diversi e contrapposti. La loro grande divisione passa tuttavia tra sciiti e sunniti che sono stati, come sono tuttora, in guerra. Gli sciiti sono presenti soprattutto in Iran, in Iraq, nel sud del Libano e in Bahrein e rappresentano circa il 20 per cento del mondo islamico, mentre la stragrande maggioranza appartiene al mondo sunnita che va dall’Indonesia sino all’Africa dell’Oceano atlantico.

Questi due credo religiosi sono sempre stati in efferata lotta tra loro avendo al loro interno, entrambi, forti componenti estremiste che si prefiggono di riportare, e non solo nei propri Paesi ma nel mondo intero, alla “purezza” delle origini. Si ricordi che non hanno inventato niente perché Maometto ha copiato dal Pentateuco (risalente a 8000 anni prima di Cristo), cioè dai primi cinque libri della Bibbia, e su quelli ha fondato la sua “rivelazione”, poi interpretata da sciiti e sunniti come pareva a loro, gli estremisti al peggio, e con quella forma di giustizia primitiva che è la legge del taglione. Che significa che se non credi in quello in cui credo, ti ammazzo perché lo ritengo giusto e il tuo non credere come me mi offende mortalmente, nel vero senso della parola. Negli ultimi decenni l’occidente ha sbagliato moltissimo, troppo.

Chi, ad esempio, ha tolto Gheddafi dalla Libia? Chi Mubarak dall’Egitto? Contro lo strumento principe per raggiungere l’obiettivo sciita come sunnita, contro il terrorismo, contro il loro più grande gruppo di coordinamento Al Qaeda (la cupola), è necessario avviare una strategia di separato appoggio dei due mondi islamici, per renderli inoffensivi. Impedire ad esempio che la Siria possa fare fronte comune con l’Iran. Intessere rapporti con i Paesi affatto estranei alla lotta, quali i sauditi che forniscono denaro, e rapporti con Paesi quali Egitto e Turchia, onde arginare il sempre più massiccio coinvolgimento nella guerra in Siria.

La Cina, per esempio, ha incominciato una politica a tutto tondo con il mondo islamico, costruendo legami economici e politici in ogni direzione. Sta intessendo uno stretto rapporto con l’Iran e anche con i suoi nemici, con le minori rigidità possibili e senza alcuna presa di posizione riguardo alle caratteristiche istituzionali e alle scelte politiche dei governi in carica. E’ necessario cioè avere capacità di visione complessiva e strategie funzionali agli obiettivi prefissati, a difesa della pace e, a questo punto, per garantire la sua stessa esistenza.

Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 15:04