La Rozza che imbratta  va condannata

L’assessora del Partito Democratico all’“Arredo” urbano del Comune di Milano, Carmela Rozza (nomen omen, di nome e di fatto: rozza!), ritratta in foto mentre imbratta apposta una macchina è da perseguire per danneggiamento a beni di altra persona. La fotografia costituisce la prova provata dell’illecito. I compagni rossi che annuiscono e ridono dietro della danneggiatrice pubblica, sono concorrenti solidali nell’illecito e pertanto da perseguire in solido.

Non c’è da arrampicarsi sugli specchi o fare grandi panegirici intorno alla maleducazione o al senso civico della vandala pubblica, c’è solo da segnalare per l’applicazione della legge. Ricoprendo peraltro un ruolo sinistro pubblico, l’assessora vandala è da perseguire con aggravamento della sanzione per la sua azione e comportamento (e così i sodali beoti ridenti dietro) proprio per la sua qualità di funzionario pubblico.

Dunque si persegua l’illecito aggravato e, al contempo, si dia manifestazione chiara che non solo esiste la legge in Italia, ma anche i giudici (rossi?) che la applicano. Non a senso unico. È previsto infatti, sopravvissuto anche dopo la depenalizzazione operata dai danneggiatori dell’Italia dal governo Renzi illegittimo, l’illecito di danneggiamento aggravato per la condotta posta dall’assessora rozza su cose esposte alla pubblica fede ovvero i veicoli in strada.

Tale danneggiamento aggravato ha quale effetto non solo l’ottenimento del risarcimento del danno che nel caso specifico deve essere da esempio in quanto liquidato all’intera collettività, cioè a noi tutti, non solo al proprietario della macchina, pubblicamente offeso, ma anche dell’inflizione della sanzione pecuniaria da fare incassare all’erario (siamo sempre noi) che il giudice condanni e liquidi nella misura prevista dalla legge di 8mila euro per gli illeciti gravi.

Con le sedi a sbafo delle sezioni Pd che chiudono come funghi perché finalmente si è disvelato e fatto valere che non hanno mai pagato un centesimo per occupazione di locali pubblici truffando, anche in questo, l’intera collettività a cominciare dai loro stessi compagni comunisti truffati e traditi, dell’assessora rozza, o meglio della rozza assessora rossa, dopo l’imbrattamento e la condanna ad almeno 10mila euro di sanzione, non si sentirà più alcun bisogno, tantomeno per la strada. La rozza e i suoi sodali rozzi compagni. L’opposizione proceda prontamente con l’azione.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 21:51