Giorgetti: “Trasformare il Mise da rianimazione a ostetricia”

Giancarlo Giorgetti ha un fine: la riforma del ministero dello Sviluppo economico. Trasformarlo “da reparto di rianimazione in uno di ostetricia”. In intervento sul Messaggero, il plenipotenziario della Lega nel Governo guidato da Mario Draghi, punta sulla forza delle imprese per rilanciare il Paese e parla della riforma del suo dicastero. “Acquisire capacità di studio, analisi e competenze sul mercato”, per  individuare le “priorità da perseguire”, è il primo obiettivo. La sua squadra è al lavoro anche per una “revisione complessiva e organica del sistema degli incentivi e delle diverse forme di supporto alle attività produttive”. Per il ministro del Carroccio oggi è in piedi un sistema di incentivi complicato che scoraggia molti imprenditori. Fondamentale è anche il “sostegno all’imprenditoria giovanile”.

Giorgetti continua a manifestare preoccupazione verso una transizione ecologica troppo veloce: “Ritengo che vada accuratamente verificato che i progetti e gli interventi previsti dal Piano nazionale ripresa resilienza ispirati all’obiettivo di velocizzare la transizione digitale ed ecologica siano preceduti da una approfondita valutazione dell’impatto potenziale” sul sistema produttivo nazionale. Per l’esponente leghista occorre evitare il rischio di finanziare “interventi che vadano ad esclusivo vantaggio di imprese straniere” e che possano accelerare la crisi della manifattura italiana. Un “precipitoso abbandono del gas naturale”, chiosa il ministro, avrà un impatto sui conti di Russia e tanti Stati arabi con la “possibilità che ne discenda una destabilizzazione rischiosissima per l’Occidente soprattutto laddove si dovesse tradurre in un potente innesco dell’estremismo islamista”.

Aggiornato il 07 settembre 2021 alle ore 12:27