Centrodestra, Forza Italia e Lega hanno idee diverse

Per Antonio Tajani il centrodestra non è morto. Va solo “trasformato e rafforzato”. Secondo il coordinatore di Forza Italia, “il centrodestra deve fare un salto di qualità e diventare protagonista della modernizzazione del Paese. Basta con le polemiche e i temi che appassionano solo il Palazzo”. In un’intervista a Libero Quotidiano, Tajani rivendica l’identità del partito fondato da Silvio Berlusconi. “I nostri valori – sostiene – non cambiano. Al centro mettiamo sempre la persona, ma il mondo va avanti. Le bollette dell’energia aumentano. Le aziende italiane del settore agroalimentare non riescono a trovare giovani tecnicamente preparati. Noi che risposte diamo a questi problemi? È questo che deve chiedersi il centrodestra, se nel 2023 vuole vincere e governare”.

Per Tajani, il centrodestra esiste ancora “perché c’è il popolo di centrodestra. Il centrodestra politico deve essere trasformato, aggiornato e rafforzato, e non si può certo dire che sia un monolite. Ma con l’attuale legge elettorale non può non esserci”. Intanto, però, nell’ultimo Consiglio dei ministri, la Lega non ha votato i provvedimenti in materia di Covid: “Credo a Matteo Salvini quando dice che la Lega non vuole uscire dal governo. Le proposte di Forza Italia, a cominciare dalla cancellazione dei colori e dalla semplificazione delle norme per la didattica a distanza, sono state accettate. Sulla Dad per gli studenti non vaccinati le idee della Lega sono diverse dalle nostre, ma né la coalizione né il governo si reggono su questo. Le questioni fondamentali sono altre, come le tasse. E se il centrodestra vuole ottenere i suoi obiettivi, serve stabilità. È il motivo per cui noi e la Lega abbiamo votato per Sergio Mattarella: la stabilità”. Quanto ai rapporti con Giorgia Meloni, “quelli personali, buoni come sempre. Quelli politici ci vedono ovviamente divisi: noi siamo al governo, loro all’opposizione, certe tensioni sono inevitabili”.

Il fronte leghista ha una visione opposta rispetto a Forza Italia. “La partita del Quirinale ha dimostrato che al dunque la compattezza del centrodestra non c’era”. Ne è convinto il vicesegretario della Lega Lorenzo Fontana. “Mi sono fatto un’idea molto precisa. C’è chi ha giocato la partita del Quirinale – afferma in un’intervista al Corriere della Sera – non per far vincere il centrodestra ma per far fuori Salvini. Non sono andati per il sottile: per colpire lui, hanno mandato allo sbaraglio il nostro candidato. Così si distrugge una coalizione a un anno dal voto, provocando un danno gravissimo”. Ce l’ha in particolare “con tutti quelli che non hanno votato Elisabetta Casellati. Parlo dei due terzi dei grandi elettori centristi e di un terzo di quelli di Forza Italia. È chiaro che avevano in mente di sfruttare l’occasione per mettere le basi a qualcosa di diverso”. Ma anche a destra, aggiunge, “non tutto è filato liscio. Perché se dopo che è stata bocciata la Casellati ritieni che la coerenza stia nel votare un altro candidato di centrodestra significa che cerchi solo di sventolare una bandiera, non pensi alla necessità di trovare una soluzione”. E poi, “se ci fosse davvero la volontà di unire non si continuerebbe a insultare una settimana dopo. Che gioco è? Non ho mai visto costruire nulla sulla base degli insulti”.

Aggiornato il 07 febbraio 2022 alle ore 13:34