Ivan Scalfarotto e le manette agli insegnanti

Ha ribadito nel suo podcast del 23 ottobre scorso come una scuola pubblica che si riduca a megafono, “grancassa” di un libello omofobo e dai contenuti “illegali, certamente anticostituzionali”, sia inaccettabile. Tanto inaccettabile da indurlo a presentare un’interrogazione al ministro Giuseppe Valditara, per appurare se non sia stato violato l’articolo 604 del Codice penale che punisce “con la reclusione fino a un anno e sei mesi o con la multa fino a 6mila euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico”.

Queste le reazioni del senatore di Italia viva, Ivan Scalfarotto, alla decisione di una docente di Lettere in un liceo scientifico della provincia di Brindisi di discutere in classe il controverso libro del generale Roberto Vannacci, Il mondo al contrario, che ha scalato le classifiche di vendita nelle ultime settimane, nelle ore dedicate all’Educazione civica.

Alla preside e all’insegnante che avevano spiegato come quello scritto fosse stato utilizzato per sviluppare e affinare senso critico e uso, anch’esso critico, delle fonti (“per prendere le distanze da un libro bisogna leggerlo”, ha infine puntualizzato, ineccepibile, quest’ultima), Scalfarotto ha replicato che, presumibilmente, “per il prossimo anno scolastico, per il corso di perfezionamento, si passerà direttamente alla lettura del Mein Kampf di Adolf Hitler”.

Quest’obiezione, tanto ironica quanto inconsistente, è rivelatrice della pochezza delle argomentazioni addotte dall’onorevole per giustificare le sue pretese censorie. Presentare in un liceo il nazismo senza portare in classe il pamphlet di Hitler sarebbe come tentare di illustrare il comunismo nascondendo alla classe l’esistenza del Il Manifesto del Partito comunista di Karl Marx e Friedrich Engels o il Teorema di Pitagora senza disegnare il triangolo rettangolo.

Sarebbe certamente cosa comica come comica, esilarante è stata l’intemerata dell’onorevole al quale comunico che nel mio corso di Storia contemporanea rivolto alle matricole universitarie leggo e discuto eccome il Mein Kampf. Mi aggiunga pure il senatore, se crede, alla lista dei docenti che vorrebbe sbattere in galera.

Aggiornato il 25 ottobre 2023 alle ore 09:50